L’ ultimo successo italiano risale al 1999, quando il Parma di Malesani alzò il trofeo (si chiamava ancora Coppa Uefa) battendo in finale a Mosca il Marsiglia 3-0. Da allora l’ Europa League ha riservato alle squadre italiane solo delusioni: 18 edizioni e nemmeno una finalista. Atalanta, Lazio, Milan e Napoli, in rigoroso ordine alfabetico, ci riproveranno da febbraio ma già lunedì conosceranno il primo avversario sulla strada verso la finale di Lione.
RISCHIO DORTMUND Le premesse sono buone, anche perché al di là delle frenate o degli scivoloni degli ultimi turni, Lazio e Milan avevano già blindato il primo posto che garantisce lo status di testa di serie, conquistato ieri anche dall’ Atalanta. Per nerazzurri, rossoneri e biancocelesti il pericolo maggiore nel sorteggio è il Borussia Dortmund di Aubameyang, squadra incostante ma capace di picchi di rendimento elevati. Da evitare possibilmente anche le tre francesi Lione, Nizza e Marsiglia, tutte possibili avversari del Milan, mentre Lazio e Atalanta non potranno bissare il doppio confronto avuto nel girone. Nascondono insidie anche lo Spartak di Massimo Carrera e la Real Sociedad. Il sogno? Diciamo che un sorteggio con Copenaghen, Astana e Ostersunds non farebbe di certo perdere il sonno.
AHI NAPOLI Irrilevante per l’ eliminazione dalla Champions (a causa del successo dello Shakhtar), il k.o. del Napoli col Feyenoord rischia di avere invece effetti negativi sul cammino in Europa League. Sarebbe bastato un punticino agli azzurri per salire a quota 7 e raggiungere le altre italiane tra le teste di serie. Così non è stato e ora da Nyon potrebbero arrivare brutte notizie. Esclusi da regolamento i derby, l’ urna potrebbe comunque regalare a Sarri un avversario tostissimo come l’ Atletico di Simeone, l’ Arsenal, lo Zenit di Mancini, lo Sporting, il Lipsia 2o in Bundesliga. E anche con Villarreal e Athletic non ci sarebbe da stare troppo tranquilli. Le più accessibili? Forse Braga e Plzen.
