Il Napoli Vara lo scudetto!

Partita dura, maschia è combattuta colpo su colpo. Napoli-Milan non tradisce le attese che volevano una partita spumeggiante, con i rossoneri che avrebbero gettato sul campo tutto l’orgoglio possibile per arginare gli azzurri. L’equilibrio quasi stagnante dei primi minuti di gara è spezzato dalla perla di balistica di Jorginho che premia l’inserimento millimetrico tra le linee di Insigne. Il grande “escluso” di Ventura dimostra ancora una volta il proprio talento sopraffino, stop elegante e fuga vincente verso la vittoria. Fulmina Donnarumma e regala il vantaggio al Napoli. Vantaggio innaffiato dal sapiente utilizzo del Var che certifica una rete che, diversamente, sarebbe stata annullata. 

Da qui in poi gli azzurri gestiscono la gara attraverso un palleggio attento e sempre pronto a colpire al momento giusto. Nella ripresa gli azzurri potrebbero raddoppiare e solo un riflesso del numero uno rossonero non fa capitolare il Milan. Nel momento migliore degli avversari, protesi in attacco, arriva il raddoppio di Zielinski. Come un cobra il Napoli morde al collo il diavolo rossonero, iniettando un veleno che sembra mortifero. Così non è nei fatti in quanto gli uomini di Montella ci credono gettando il cuore oltre l’ostacolo. Il Napoli non soffre più di tanto a dire il vero ma, in mediana, il Milan ha preso il comando dell’azione. L’ingresso di Rog regala dinamismo e corsa, soprattutto più fiato per affrontare gli ultimi scampoli di gara. Non basta però. Romagnoli inventa un gol da fuori da applausi regalando qualche brivido ad una partita che, numeri alla mano, il Napoli ha tenuto in pugno con autorità. 

Vincere al rientro dalla sosta, soprattutto poi contro un avversario tenace ed orgoglioso come il Milan, non era banale. Riattaccare subito la spina era fondamentale e rappresentava una sfida ancor più ampia della gara stessa. Ciò che oggi conta anche più del risultato è la nuova consapevolezza che possiede il Napoli: vincere anche senza un dominio schiacciante. Gli azzurri hanno saputo soffrire il giusto senza perdere le proprie distanze e la propria identità. Ha gestito i momenti della gara sapendo colpire al cuore l’avversario con evidenti doti istrioniche. Il gol subito è una macchia che non scolorisce una prestazione non di primissimo livello ma matura quanto basta per legittimare il primato. Ultimo dato da salvare e che certifica quanto appena detto è stata la capacità del Napoli di difendere, anche nella proroga area, senza andare in affanno. 

La banda Sarri è matura, pronta per vincere. Il varo scudetto c’è ed oggi è chiaro in modo netto. Il cammino è lungo e le insidie sempre pronte a tradire le speranze di gloria. Se questo Napoli però riesce a vincere anche queste cosiddette partite “sporche”, il traguardo non è utopia ma realtà da cementificare perseguendo la strada che ha consegnato agli azzurri di conquistare 35 punti sui 39 disponibili. Avanti così 

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