Vide ‘o Marek quant’è bello, record e vittoria servite!

Terza giornata di campionato ed in scena, nell’anticipo serale del sabato, c’è Hamsik-Palermo.

Si, avete letto bene, perché lo slovacco capitano del Napoli é una sorta di dazio per la compagine rosanero. Solitamente si dice ‘ha visto rosso’ ma nel caso di Hamsik potremmo parafrasare dicendo che ‘ci ha visto rosa’. Il capitano azzurro infatti ha timbrato il cartellino contro il Palermo ben sette volte prima del sigillo di stasera, che però ha un sapore speciale. Ottavo sigillo che profuma di record e colora sempre più d’azzurro il cuore di Hamsik, se ancora ce ne fosse bisogno.

Vide o’ Marek quant’è bello – Maglia numero 17 e cresta bella alta, carattere da leone (come da segno zodiacale) e qualità in abbondanza. Arrivato ormai 10 anni fa all’ombra del Vesuvio lo slovacco ha conquistato tutti, per il cuore e il senso di appartenenza sempre dimostrato nei confronti del progetto azzurro. Costante punto di riferimento negli schemi degli allenatori che si sono susseguiti, ha scalato di anno in anno ogni classifica immaginabile. Nessuno però si sarebbe aspettato alla presentazione di un giovane ragazzo quasi intimidito che, molte stagioni dopo, avrebbe addirittura superato El Pibe de Oro. Si proprio lui, il simbolo della rinascita partenopea, l’uomo chiave degli scudetti e delle vittorie storiche. Con il goal di stasera Hamsik supera l’argentino più napoletano della storia. I timbri dello slovacco sono ormai 82, uno in più di Maradona e storia che si aggiorna. Nella classifica assoluta raggiunge invece il quinto posto con 99 reti, ormai a sole 9 lunghezze dal capolista Sallustro a quota 108.

Quindi che nessuno si offenda se rispolveriamo uno dei capolavori della canzone napoletana ‘Torna a Surriento’. Hamsik, in ambito calcistico, sta scrivendo la storia del Napoli aggiungendo il proprio nome nell’albo delle leggende più lucenti e longeve della squadra partenopea. Potrebbe difatti diventare lo straniero più fedele della storia azzurra. Insomma, non credo servano altre parole e titoli per celebrare un campione assoluto che ha deciso di abbracciare la nostra causa come nessun altro, che da anni è il riferimento ed esempio per atteggiamento sia in campo che fuori. 

Godiamoci la bellezza del nostro Marekiaro, campione a tutto tondo ed autentico fenomeno. La sua carriera parla infatti di goal ed assist a grappolo, parla di personalità e qualità, parla il napoletano pur essendo slovacco. Una storia o meglio dire una favola rara in questo calcio moderno, orfano delle “bandiere” e schiavo del Dio denaro.

È però anche la serata di Palermo-Napoli, e chi se non Hamsik avrebbe potuto sbloccare una partita equilibrata e bloccata. Chi, se non il capitano ed uomo dei record azzurro, poteva aprire le danze con uno dei suoi movimenti classici: inserimento senza palla e conclusione a rete. 

Il Napoli c’è e prosegue la propria corsa, e in questo ultimo scorcio d’estate è ancora più bello affacciarci a Marekiaro ed ammirare l’orizzonte. Quest’ultimo è azzurro ed infinito, come l’amore dei tifosi e le possibilità che questa squadra ha in questa stagione.

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