Virus di fine estate: quante big con l’influenza!

Una sorta di virus di fine estate mette K.O. tante big. Dopo il giro di ricognizione, infatti, sono tante le protagoniste ad occupare posizioni di coda al momento della (vera) partenza. Che si tratti di un week end insolito, lo si percepisce già nella gara d’esordio del campionato, in cui la Roma non va oltre l’1-1 al Bentegodi contro l’Hellas Verona. Giallorossi ancora appesantiti e fuori forma, lontani parenti di quelli che ci si aspettava di veder scende in campo sabato.

La sorpresa più incredibile è la sconfitta casalinga della Juventus contro l’Udinese: Allegri, alle prese con molti infortuni, non sembra trovare l’antidoto giusto. Il tecnico toscano decide di schierare a sorpresa Padoin nel ruolo di regista (qualche mese fa c’era un certo Andrea Pirlo) e di lasciare Dybala in panchina per quasi un tempo e mezzo. Inspiegabile anche la mossa Isla. Pogba invece crede di essere al circo e non in un rettangolo di gioco: stato di allerta a Torino, ma la lezione dovrebbe essere servita.

Il Napoli parte dalla cima della collina per poi sprofondare in un burrone: Sarri non ha ancora i suoi uomini chiave al top. Servono tempo e pazienza dice il mister, ma così non si rischia di regalare troppi metri di vantaggio?

Male anche il Milan che aveva ben figurato nelle precedenti uscite stagionali. Il rodaggio è tutt’altro che completato: la squadra è giovane e ieri ha pagato molto sul piano dell’esperienza. Balotelli non può cambiare le cose, la patata bollente passa all’allenatore.

Se la ridono Inter, Fiorentina, Lazio e pure la Samp. Per ora sono loro le protagoniste del campionato. I nerazzurri si salvano in extremis grazie ad un super gol di Jovetic in pieno recupero: troppa fatica però contro un Atalanta che gioca pure parte della ripresa in 10. La Viola dimostra che la cura Paulo Sousa funziona eccome e si candida ad avere un ruolo di primo piano, a dispetto degli scettici. La Lazio supera 2-1 il Bologna nell’anticipo di sabato, confermando la fame di vittorie e di aver rinforzato a dovere un gruppo già solido e per finire la Samp, dimostra che la disfatta europea è ormai alle spalle: Eder e Muriel insieme sono una dinamite.

Se è vero che non ci si aspettava tutti questi passi falsi, d’altro canto questo campionato dimostra di essere intrigante e combattuto: la fame sarà determinante, le sorprese non mancheranno. L’arena serie A, già da oggi, ospiterà bestie ancora più feroci.

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