Milan-Napoli 2-0, al quarto posto della classifica delle peggior partite di questo 2014.
La squadra di Benitez partì subito male, al sesto minuto del primo tempo un errore, pardon orrore difensivo, permise a Menez di timbrare il cartellino e galvanizzare lui e i suoi compagni dopo un periodo negativo, condito dalla sconfitta pesante contro il Genoa una settimana prima, della squadra allenata da Inzaghi.
La reazione azzurra avvenne tardi, solo nei minuti finali del primo tempo con l’assalto andato a vuoto. Higuain non riuscì ad arginare i difensori rossoneri, attenti ai movimenti dei pericolosi attaccanti azzurri, ma pure la scarsa lucidità sotto porta e la forma sottotono dei campioni di Rafa non permisero di agguantare al Meazza il pareggio.
La squadra di De Laurentiis anche nel secondo tempo si fece trovare impreparata, a differenza dell’ex PSG Menez, che ubriacò diverse volte i difensori azzurri sgusciando da una parte all’altra. Koulibaly ed Albiol furono palesemente messi in difficoltà, come se davanti avessero il gemello francese della pulce Messi.
Al settimo del secondo tempo la zampata, o meglio la “testata” di Bonaventura che colpì il pallone elevandosi più di tutti chiuse un match stregato e sotto accusa finirono tutti, compreso il mister spagnolo che aveva lasciato fuori Zapata, uno dei più in forma nell’ultimo periodo.
Tuttavia, nemmeno l’ingresso in campo del colombiano davanti a Gonzalo Higuain fornì grossi cambiamenti. La scottante sconfitta milanese mostrò le debolezze di questo Napoli, mai veramente in palla. Tre punti persi che fecero precipitare per qualche giorno gli azzurri al settimo posto. Horror alla scala del calcio.