Ghoulam: “Peccato, abbiamo giocato molto bene a Berna, ora testa al Verona”

Sembrava fosse fuori dal tunnel, tre vittorie e un pareggio (a san Siro, anche se amarissimo per come è maturato): poi si mischia l’anima, si mette al centro del campo, si compiace di sé per un tempo e ad un certo punto riesce a scarabocchiare ciò che ha appena ricostruito. Ma dov’è finito il Napoli e la sua continuità, quella spregiudicatezza che un anno fa l’ha spinto a fare il Grande con le Grandi e che ora, mentre intorno c’è il gelo di Berna, lascia a Ghoulam la pallida impressione che sia soprattutto sfortuna? “Perché abbiamo giocato bene: sapevamo che era difficile”.

Però mica sapevano che se la sarebbero complicata da soli, cancellando il Napoli del primo tempo, intrufolando quello della ripresa, che lascia campo e chanches all’avversario e rimane stordito prima da se stesso che dagli altri: “E però abbiamo giocato meglio che a Milano, ad esempio. Ma abbiamo sbagliato: perché quando capita un’occasione, come nel primo tempo, dobbiamo sfruttarla; e poi non dobbiamo subire così facilmente”.

Invece accade proprio quello che Ghoulam volesse non accadesse: affondo sulla sinistra dello Young Boys, mancano le coperture, Henrique danza nella terra di nessuno ed è 1-0; poi il contropiede finale, quello favorito da un equivoco anche grossolano tra Albiol e Ghoulam, che ora se ne sta un po’ sconcertato e si chiede come mai… “Sapevamo che era una partita difficile, però eravamo riusciti a giocarla come volevamo, prendendoci il campo, riuscendo anche a creare: volevamo vincere, perché in questo modo ci saremmo messi al sicuro la qualificazione; e volevamo anche una soddisfazione, per quelli che giocano di meno” .

E invece, son rimasti sogni che poi si sono trasformati in incubo: Young Boys 2, Napoli 0 ed è tutto sbagliato ed anche aritmeticamente tutto da rifare, perché l’Europa League resta un interrogativo ed ora diventa tutto più complicato, anche dal punto di vista psicologico. Eh sì, ora torna il tormento(ne), c’è il campionato, prima il Verona e poi l’Atalanta e fra otto giorni la Roma; e ci sono tre partite in sei giorni nei quali ricompariranno i fantasmi, quelli del san Mamés o di san Siro o anche dello «Stade du Suisse» e servirà uno psicologo per intrufolarsi nel Napoli che Ghoulam vorrebbe portare fuori da questa crisi esistenziale che invece è lì, minacciosa: “Dobbiamo immediatamente rialzarci, dobbiamo rilanciarci: il campionato è alle porte e ci offre immediatamente una possibilità”.

 

 

Fonte: Corriere dello Sport

 

 

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