Napoli, che confusione: tra protagonisti smarriti e giocatori schierati nel modo sbagliato

Il Napoli non è una squadra nel senso tradizionale del termine, non lo è ancora almeno. Non funzionano alcuni meccanismi, è lo spunto individuale a determinare i successi. In questa stagione la partenza è stata sofferta perché sono venuti meno, almeno in molte partite, i protagonisti più attesi. Higuain ha fatto un gran gol all’Athletic Bilbao al San Paolo il 19 agosto ed è stato protagonista (rigore e assist per Mertens) nella partita con lo Sparta Praga, ma non ci sono stati altri lampi. Peggiore è stato l’inizio di Callejon e Mertens, che tuttavia ha firmato una doppietta in Europa League: hanno giocato finora a intermittenza, i chiaro scuri non aiutano una squadra che ha bisogno di assistenza continua da parte dei suoi migliori uomini. C’è la sgradevole sensazione che Callejon, in lenta crescita, non abbia la serenità e la scioltezza di un anno fa: pensava di essere ceduto all’Atletico Madrid, campione della Liga? Hamsik, poi. Impalpabile nella scorsa stagione, è atteso al riscatto, ma è ancora lontano dal talento che aveva entusiasmato nei primi anni napoletani, quando sono stati fatti paragoni con Gerrard e Lampard. Zuniga, infine. Benitez è arrivato a schierarlo da esterno destro d’attacco, preferendogli sul lato sinistro prima Britos e poi Ghoulam. Questa confusione non aiuta.

Fonte: Il Mattino

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