Reina nostalgico: “Grazie al Napoli ritrovai il sorriso perso in Germania”

È stato tra i primi a risultare positivo al Covd-19, l’ex portierone napoletano Pepe Reina, ha oggi rilasciato un’intervista a Mundo Deportivo, raccontando la sua situazione attuale e, con parole di nostalgiche, ricorda i giorni vissuti al Napoli, alla corte di Sarri: “Sono passati 18 giorni dai primi sintomi, mi sento bene ma mi auguro che non ricompaiano. Si può guarire ma troppe persone stanno morendo, per mezz’ora mi è mancato il respiro, mal di testa frequenti e raffreddore. La sfida maggiore sta tutta nella testa, so che per molti è difficile restare a casa, meno per persone come noi che hanno spazi grandi. Mi sono arrivati tanti messaggi, anche da vecchi compagni di squadra che non sentivo da molto. Non ho rimpianti di nessun genere, ho fatto sempre del mio meglio, spero di terminare l’anno con la salvezza dell’Aston Villa ed il Milan in Champions. Sul futuro, non so ancora, penso di voler provare ad allungare i tempi della mia carriera, magari fino ai 40 anni, poi dopo vorrei diventare allenatore. La mia tappa più fortunata è stata al Livepool, dove ho giocato meglio, ma il sorriso mi è ritornato al Napoli, dopo l’anno passato in Germania, non potevo rifiutare il Bayern, avevo Guardiola e Neuer davanti, anche se Sarri è stata la persona più influente della mia carriera. Non mi manca il calcio attualmente, le persone stanno morendo per questa grave malattia, non riuscirei a giocare a calcio ora. Mi auguro si riprenda tutto ma solo se ci sono le giuste condizioni.Sulla riduzione degli stipendi penso sia una scelta giusta, ma deve essere valida per tutti”.

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