Lazio, Diaconale: “Fermare il calcio per motivi politici? No! Un calciatore positivo non farebbe bloccare il sistema”

Il responsabile della comunicazione della Lazio, Arturo Diaconale, è intervenuto ai microfoni di “Radio Punto Nuovo”. Queste le sue principali dichiarazioni:

“La mia impressione è che c’è una drammatizzazione: si parlava di semplice influenza, ora altro. Fermare il calcio, in un paese come l’Italia dove lo sport è una parte importantissima del paese, significa essere in stato di emergenza. Io penso che si voglia fermare il calcio anche e soprattutto per motivi politici.

Per combattere al meglio il virus bisognerebbe potenziare le strutture sanitarie. Trovare un calciatore positivo non sarebbe motivo per bloccare l’intero sistema, bisognerebbe correre ai ripari e garantire controlli. I calciatori sono professionisti responsabili, sanno come comportarsi. Il blocco del calcio comporterebbe danni enormi per tutte le società medio-piccole”.

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