Rizzoli spiega: “In caso di cori razzisti bisogna fermare la gara. Sui falli di mano in area…”

Nicola Rizzoli, designatore degli arbitri di Serie A, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Radio Anch’io Sport” su Radio Rai Uno. Queste le sue parole:

“Siamo soddisfatti dopo questa giornata di Serie A. La volontà comune è quella di eliminare gli errori, con gli allenatori ci siamo confrontati ed è stato un workshop interessante. Meno rigori fischiati? L’anno scorso erano aumentati del 5% rispetto al passato, mentre quest’anno sono diminuiti. Se li mettiamo in contrapposizione con i dati delle simulazioni, ci fanno capire che i giocatori sono più attenti sia a cercare il fallo che a commetterlo. Sanno che è più difficile sfuggire al controllo del VAR e dell’arbitro.

Interruzione delle partite per cori? Con Gravina ci siamo confrontati dicendo che c’è già una procedura ufficiale che richiama ai problemi di razzismo o di razzismo territoriale. Bisogna fermare la gara, fare un annuncio e, se dovessero continuare, un altro annuncio con le squadre a centrocampo, poi si interrompe la sfida e infine si finisce negli spogliatoi con il responsabile dell’ordine pubblico che interviene decidendo se sospendere o meno la partita stessa. L’arbitro, in caso ascolti questi tipi di cori, deve subito interrompere la sfida”.

Sui falli di mano in area: “E’ una delle norme più difficili da interpretare, soprattutto per le volontarietà del gesto. Verrà fatto un passo verso l’oggettività del gesto, con la velocità del pallone e la distanza del difensore dall’attaccante. Si spera che questo aggiornamento porti a maggiore uniformità”.

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