Milik racconta: “Nessuna pistola puntata alla testa; dopo la rapina ho ricevuto dei messaggi…”

Nel corso del programma “Prosto w Szczenę”, l’attaccante del Napoli, Arkadiusz Milik è tornato sulla rapina che ha vissuto qualche settimana fa:

Nessuno mi ha puntato una pistola alla testa, è bastato bussare al vetro dell’auto. Ero con la mia famiglia, ma se fossi stato solo avrei agito nello stesso modoNapoli è una città normale, eppure fanno attenzione agli orologi e ai gioielli. Per questo probabilmente i napoletani non li mettono in mostra. In quell’occasione non mi aspettavo problemi, avevo l’orologio e tra l’altro non ero a Napoli,ma vicino la mia abitazione. Non me l’aspettavo. Dopo la rapina ho ricevuto una decina di messaggi su Instagram in cui mi chiedevano che ora fosse e in quel momento mi sono sentito a disagio.

L’attaccante polacco chiude la questione con ironia: “Ora comprerò un orologio giocattolo, come quelli di gomma che puoi mangiare”.

Come Milik, anche Marek Hamsik ha vissuto situazioni simili:

A lui è capitato due volte. La prima volta gli hanno restituito il maltolto, la seconda no. Insomma, aveva il 50% di chance”, afferma ridendo.

 

 

 

 

 

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