Kalidou, il problema era davvero Ancelotti?

Lo sciagurato autogol di Koulibaly nei minuti finali di Juventus-Napoli di un anno fa rappresenta, per i tifosi partenopei, un punto di non ritorno nello stato fisico e mentale del gigante senegalese.

Da lì per l’appunto è cominciata una parabola discendente nelle prestazioni di Kalidou, in qualche modo “iniziatore inconsapevole” del declino del Napoli ancelottiano.

Quel match, terminato 4-3 per i bianconeri, da un sogno si è trasformato in un incubo: il Napoli era riuscito a recuperare l’iniziale svantaggio di tre reti con Manolas, Lozano e Di Lorenzo ma, disgraziatamente, al 92′, Koulibaly svirgola un’innocuo cross da palla inattiva di Pjanic, con la sfera che termina in rete.

Kalidou, quasi disperato, viene rincuorato da tutti (sul web spopola l’abbraccio di Chiellini, all’epoca infortunato, al centrale partenopeo, ancora visibilmente scosso).

Da quel momento in poi le prestazioni di Koulibaly sono state tutt’altro che rassicuranti e scoppiettanti come era solito fare (col Barcellona per la stampa è stato addirittura il peggiore in campo), tant’è che la sua assenza per alcuni tifosi era passata in secondo piano, trovando nella coppia Manolas-Maksimovic una sicurezza maggiore.

Certo è che da quel momento qualcosa è cambiato nel difensore azzurro, come se da quell’accasciamento sul prato dell’Allianz Stadium non si sia più rialzato.

Articolo precedenteKiss Kiss – Venerato: “Milik conteso tra due club ma il calciatore sta tirando troppo la corda”
Articolo successivoJames non si allena, il colombiano è vicinissimo all’Everton