EDITORIALE – Napoli, è ora di prendere il Toro per le corna

Il mese di Dicembre per i tifosi partenopei è stato pieno di emozioni e soddisfazioni grazie al rendimento della squadra. La sorte e le prestazioni del Napoli sono state collocate in un periodo davvero cruciale, nel quale si decideva o consolidava il suo destino. Dopo sarebbe stato tardivo ed inopportuno. Si parla spesso nel calcio di ultima spiaggia, di partita della vita, di momento topico della stagione e non sempre a ragione. Nel caso del Napoli è successo proprio questo ossia che ha saputo invertire la rotta in un momento topico della stagione, nel quale poteva sprofondare nell’anonimato più completo già a sette mesi dal termine della stagione o attestarsi tra le vette più alte europee ed italiane. Il mese perfetto che ha dato e dà un senso all’intera stagione è iniziato con l’ Inter in campionato, strapazzato a Fuorigrotta 3-0. Poi è proseguito a Lisbona con il Benfica in Champions, uscito sconfitto 2-1 dagli azzurri,  con conseguente primato nel girone (prima volta nella sua storia) e culminato con un sonoro 5-0 al Sant’Elia di Cagliari. Sarebbe delittuoso in questo momento farsi trasportare troppo in là da pensieri gloriosi. La sfida negli ottavi con il Real Madrid è di certo stuzzicante, ma c’è tempo. Fino al 15 febbraio bisognerà continuare con la stessa applicazione  che ha portato prestazioni eccellenti nel mese di Dicembre. Gennaio porterà l’attaccante richiesto da Sarri al posto di Gabbiadini, fuori da tempo dal progetto Napoli e che non ha reso secondo le aspettative. I punti che separano la squadra azzurra dalla qualificazione in Champions non sono affatto tanti, per l’esatteza uno dal terzo posto e quattro dal secondo ma andranno conquistati ad ogni gara. Le insidie nel calcio sono tante ma dipenderà solo dal Napoli che, come ha sostenuto Buffon , è insieme alla Roma la squadra più accreditata a competere con la Juventus. Domenica alle 15 arriverà al San Paolo un Torino deluso ed arrabbiato per la sconfitta nel derby e di certo costituirà un avversario ostico. La vittoria partenopea passerà dalla ripetizione se non esatta ma quantomeno simile dell’intensità collettiva mostrata in questo mese. Si attendono circa 30000 spettatori nell’ultima gara dell’anno che saranno sufficienti a dare adeguato supporto alla squadra.

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