Spalletti: “Italiano poteva essere il nome giusto per il Napoli, dispiace per la finale di Champions, potevamo arrivarci”

    Il tecnico del Napoli Luciano Spalletti, ha parlato al termine della sua partecipazione al “The Coach Experience” a Rimini. Tra i tanti temi trattati c’è anche quello del suo sostituto sulla panchina azzurra, secondo il tecnico toscano il nome di Vincenzo Italiano poteva essere quello giusto. Queste le sue parole: “Le tappe che ho fatto per arrivare allo Scudetto sono state tante. Ho avuto la fortuna di allenare nella mia carriera grandi campioni e giocare bellissime partite. Con il popolo di Napoli è nato un legame indelebile che durerà per sempre. Che mi sono voluto cicatrizzare per sempre, questo perché non tutte le cicatrici fanno male. Come ho detto in conferenza stampa, se vuoi davvero bene a qualcuno devi dedicargli il tuo tempo. Io al Napoli ho dedicato tutto il mio tempo, così come l’ho fatto col calcio. Sono un tecnico che si è dedicato completamente al suo lavoro. Sono un allenatore coerente con me stesso e al di là dei difetti avrò delle qualità che mi hanno permesso di vincere questo Scudetto, che è la cosa più bella che mi potesse capitare. Potevamo arrivare in finale di Champions, ma bisognerebbe analizzare ciò che è successo. Diverse cose ci sono andate di traverso. Lo si accetta con tranquillità e si spera che il Napoli possa arrivarci in futuro. Nel percorso di ognuno si vedrà a che razza si appartiene, vedremo se io sarò coerente. Ribadisco che quest’anno rimarrò fermo. Poi vedremo che avrò ancora gli stimoli per dare qualcosa a questo sport. Non conta dove si allena. Si può allenare ad Avane, vicino ad Empoli, dove vivo ora, o una Nazionale. Provando sempre lo stesso sapore e lo stesso entusiasmo. Non saprei che dire sul mio successore. Ne conosco tanti di allenatori, ma De Laurentiis ha dimostrato di saper scegliere allenatori eccellenti. Italiano poteva essere un profilo giusto per il Napoli, perché ha la voglia con la squadra che ha di fare la gara. Ti viene sul muso, e questo è un atteggiamento che mi piace. Lo si è visto con le due finali che ha giocato, che seppur perse, significa che ha dato comunque tutto. La finale viene determinata dagli episodi, ma esserci arrivato significa che hai lavorato bene”.

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