Osimhen si racconta: “Napoli, spogliatoio fantastico. Su Gattuso, Spalletti e l’addio di Insigne…”

    Fonte Ssc Napoli

    Victor Osimhen ha rilasciato un’intervista ai colleghi di Repubblica poche ore dopo la vittoria (con gol) di Venezia. Ecco un estratto delle sue parole più significative.

    Su Koulibaly

    Quando è stata eliminata la Nigeria ho subito iniziato a tifare per lui. Ogni volta che si può fare delbene con lui non c’è bisogno diinsistere. Al Napoli ho trovato compagni molto solidali. Quando c’è da fare una raccolta fondi o trovare dei soldi per un’iniziativa lui mi dice: dimmi, chiedimi, cosa posso fare? Non è il solo, anche Fabian Ruiz e Mertens sono sempre disponibili».

    A Napoli lei abita in centro

    «Sì. A Posillipo, al piano terra. E anche se posso passare per ingenuo non mi immaginavo una città così calda e pazza per il calcio. Solo ora mi rendo conto di come possa essere stato difficile per Maradona trovare un po’ di intimità e sopportare la pressione».

    Cosa pensa della scelta di Insigne?

    «Ne penso bene. È un uomo con una famiglia, avrà valutato, ragionato e scelto quello che è meglio per lui. Sono in una situazione diversa, ma non sono di quelli che dicono: io mai come lui».

    Sul Napoli

    «Mi piacerebbe vincere insieme: Napoli, il Napoli e io. Condividere un viaggio. Ma per lo scudetto devo essere molto di più di un individual player. Allora sì che mi darebbe proprio soddisfazione e trovo che per la città sarebbe strepitoso. Il calcio di Serie A lo trovo competitivo, ogni domenica c’ è una squadra che può sbatterti fuori. Mi criticano perché sono permaloso, perché non lascio correre, né un’ occasione né un commento, ma io sono felice solo se do il mio meglio, il calcio è il 97% della mia vita, e se qualche volta sui social eccedo, lo faccio solo perché cerco leggerezza. Sono un ragazzo di 23 anni, avrò pur diritto a non essere profondo»

    Differenze tra Gattuso e Spalletti?
    «Mi hanno aiutato tutti e due, posso e devo solo ringraziarli».
    Attaccante italiano preferito?
    «Immobile. Lo trovo straordinario. E lo ammiro. Sbuca sempre tra le difese, non si sa come ha il pallone tra i piedi, è sempre lì al momento giusto, magari non lo vedi, eppure eccolo improvvisamente tirare in porta. Fa sembrare tutto facile, soprattutto il gol. Un vero pirata».
    Il difensore più ostico?
    «Romero, ora al Tottenham. Ogni volta che mi ha marcato è stato più veloce di me, abile anche nell’anticiparmi. E Koulibaly in allenamento, che non mi fa mai segnare.

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