Luperto: “Contro la Juventus fondamentale vincere. Ancelotti sprona tutti a dare il meglio. Il rigore di Torino? E’ stato l’impeto”

    Sebastiano Luperto ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss. Ecco le sue parole:

    “E’ stata una bella vittoria, serviva molto al morale. Vincere aiuta a vincere. Ora abbiamo una gara fondamentale contro la Juventus.

    Una sola sconfitta ci ha aiutato a non commettere più gli errori commessi e a migliorare. 

    Sul rigore di Torino non ho fatto in tempo a temporeggiare. Avevo capito che la palla andasse là ma l’avversario è stato bravo a spostare la palla e io l’ho preso. E’ stato per l’impeto. Quando però ho saputo di essere titolare a Torino? Il mister me lo comunicò al mattino ed io risposi che ero pronto!

    Il mister mi riesce a farmi esprimere al meglio. Si vede che ha allenato dei top club. Con lui si sta bene.

    Fin qui hanno giocato 21 calciatori. Il mister mette in campo tutti e tutti si fanno trovare pronti. Così va bene, così diamo il massimo negli allenamenti perchè non sai mai se giochi domenica. Mi ha voluto fortemente dicendomi: “Tu da qui non ti muovi”. Mi ha fatto piacere sentirlo. Per me è importante sentire la fiducia del mister: deve esserci nel calcio per esprimersi al meglio.

    Juve-Napoli è una partita sentita. Io sono qui da 5-6 anni e so cosa significhi per i napoletani. E’ una gara particolare, contro la squadra più forte del campionato. Vogliamo batterli. Non è uno scontro diretto perchè mancano ancora tante partite, ma è un tassello fondamentale se vogliamo vincere lo scudetto. CR7 è come tutti gli altri: in campo non si bada al nome e non si guarda in faccia a nessuno

    Insigne è fondamentale per il nostro gioco, mentre Albiol mi piace tantissimo. A volte si riposa perchè il mister vuole tenerlo fresco per le gare importanti.

    In Champions invece servirà una grande partita contro il Liverpool. Giochiamo in casa e questo ci dà grande voglia per vincere. La Champions è importante.

    Con Benitez mi sono trovato bene. Mi ha dato tanto anche se i tifosi non hanno capito la sua idea di calcio. E’ un grande allenatore.

    A Vercelli è stato il mio primo anno in prestito, mi ha dato tanto dal punto di vista caratteriale. Per questo ringrazio anche Moreno Longo.

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