CorSport: “Ochoa arriverà. Decisivo un aspetto”

    Verrà il giorno e potrà essere (già) oggi o domani o magari chissà quando, ma ormai è tutto scritto, e sembra difficile cancellare il futuro: Guillermo Ochoa ha 33 anni, né tanti e né pochi per un portiere, però ha un robusto pedigree alle spalle, esperienza internazionale e quel profilo ideale che può sistemarlo nella terra di mezzo, appena alle spalle di Meret (per lasciarlo crescere ed esplodere), con l’ autorevolezza giusta per essere, eventualmente, lanciato in pista. Il mercato è una selva, concentrata in trame di cellulari: Cristiano Giuntoli è con la squadra, la segue passo passo, si diverte persino a segnare dalla bandierina per dar dimostrazione di sè e però deve industriarsi a tenere i collegamenti con l’ Italia (dove ci sono Micheli e Mantovani) o a scatenare il fido Giuseppe Pompilio (che è in ritiro). Per Ochoa ha sta accadendo tutto al telefono, dopo l’ appuntamento segreto della settimana scorsa con i manager del calciatore: si tratta ad oltranza, con reciproca pazienza di Napoli e Standard Liegi, impegnate (com’ è inevitabile che sia) a fare i propri interessi.

    DISTANZA. La differenza, in termini pratici, è nella modalità del trasferimento: il Napoli chiede il prestito con diritto di riscatto e lo Standard pretende l’ obbligo. Finiranno per parlarsi fino a sfinirsi, poi la volontà del calciatore avrà un peso: il braccio di ferro è nell’ aria e in casi del genere è abbastanza chiara la soluzione. Le difficoltà, si sa, sono imprevedibili: dovesse diventare impossibile arrivare a Ochoa, il Napoli rivedrebbe le strategie (le ipotesi successive sono Ospina dell’ Arsenal o Gabriel). Ma non servirà, ormai manca poco.

    CESSIONI. In ritiro si lavora, e si sta collegati con il mondo che chiama: Alberto Grassi, che è ancora un ragazzino, ha la Spal che gli sta dietro e la Sampdoria che a sorpresa si è inserita, per tentare di strappare alla concorrenza un centrocampista multiuso e di prospettiva. È una questione economica, ci mancherebbe, in casi del genere vince chi offre di più e chi più solletica la fantasia del diretto interessato. La Samp è una tentazione fortissima per Grassi, la Spal è un richiamo affettivo difficile da contenere: ma adesso è il Napoli che traccia la linea, perché da Genova sono decisi a chiuderla, sempre con prestito oneroso. Tonelli è rimasto in Italia, l’ ha fermato l’ inluenza, che lo ha costretto a seguire l’ evoluzione del proprio mercato da Napoli: niente male, non mancano le soddisfazioni e Maurizio Carli, il suo ds all’ Empoli che adesso è di casa a Cagliari, s’ è messo in testa di portarlo in rossoblù.

    LUPERTO. Quando si è in prossimità del suono della sirena, le incertezze finiscono per moltiplicarsi: l’ Empoli non ha mai smesso di chiedere Luperto, che il Napoli vorrebbe cedere oppure no. L’ arrivo di Malcuit ha numericamente sistemato le fasce e cancellato l’ emergenza e i centrali difensivi sono quattro: ma Luperto ha la stima del club e di Ancelotti e potrebbe (anzi dovrebbe) restare. Aspetterà che arrivi il momento di Ochoa, ovviamente: perché verrà il giorno…

    Fonte: Corriere dello Sport

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