Ottavio Bianchi, storico allenatore del Napoli che portò all’ombra del Vesuvio lo scudetto del 1987, risponde così alle domande di Radio Kiss Kiss Napoli circa la questione Verdi:
“Io credo che bisogna rispettare le scelte del calciatore in ogni caso, in più penso che restare a Bologna non significhi precludersi delle ambizioni: da ciò che ha detto pare proprio che abbia l’obiettivo primario di caricarsi sulle spalle la squadra rossoblù e cercare di arrivare quanto più in alto possibile“.
“Atalanta-Napoli? I nerazzurri hanno formato una vera e propria realtà, non tanto per il gioco quanto per l’atteggiamento e la mentalità con cui affrontano ogni sorta di partita, esempio emblematico è quello di Roma.
Tra l’altro posso garantire personalmente che giocare a Bergamo è veramente difficile, lo stadio è piccolo ma il tifo è infuocato perché molto legato alla propria squadra. Per certi versi, infatti, i tifosi neroazzurri sembrano simili a quelli napoletani“.
“Il comportamento del Napoli nella questione Verdi? La situazione è cambiata molto, diversi anni fa il club partenopeo era un approdo per calciatori in età avanzata che andavano lì per concludere la propria carriera. Adesso la musica è cambiata, la società è lungimirante e si pone obiettivi estremamente ambiziosi quindi non ne farei un dramma circa il rifiuto del bolognese, piuttosto guarderei avanti e cercherei subito un altro calciatore“.