Il Napoli in questi giorni è al lavoro per prolungare il contratto del portiere attualmente in prestito all’Empoli Luigi Sepe. Legato al club partenopeo da un accordo in scadenza nel 2016, l’estremo difensore classe ’91 tramite il suo agente ha di fatto già raggiunto un’intesa con la società di patron De Laurentiis per siglare un nuovo accordo fino al 2019. Una decisione che equivale a un premio per Sepe che ben si sta comportando agli ordini di Sarri e che, al contempo, apre nuovi scenari per il ruolo di numero uno in casa azzurra.
Il rinnovo di Sepe, infatti, arriva proprio nei giorni in cui Rafael è diventato il bersaglio preferito di critica e tifosi. L’errore di Palermo ha fatto esplodere il malumore nei confronti di un portiere che a Napoli non ha mai convinto fino in fondo e che, per molti, non è all’altezza di indossare la maglia da titolare.
L’ombra costante di Pepe Reina, la giovane età e una fiducia che in pratica arriva solo dal settore tecnico non stanno aiutando Rafael che ha dimostrato di patire la pressione della piazza e sta fornendo delle prestazioni che non sono all’altezza della aspettative create nella passata stagione, quando spesso è stato chiamato in causa visti i continui problemi fisici di Reina.
Non sono bastati i miracoli di Doha per entrare nel cuore dei tifosi, Rafael dopo gli ultimi errori è stato esposto a pubblico processo e il rinnovo di contratto di Sepe lascia presagire che qualcosa in estate potrebbe cambiare. Il procuratore del portiere di Torre del Greco, infatti, negli scorsi giorni è stato chiaro: “E’ un portiere giovane che non può permettersi di non giocare. Al San Paolo o altrove”. Un modo abbastanza esplicito per dire che Sepe tornerà a Napoli solo se riceverà le giuste garanzie su un posto da titolare. Una dichiarazione che lascia intuire come, a fine stagione, il club dovrà effettuare una scelta e decidere su chi puntare per il ruolo di numero uno. Uno tra Sepe e Rafael sembra di troppo.
