RUBRICA – Il riscatto del capitano, sarà l’anno della vera consacrazione per Hamsik?

È appena iniziata la nona stagione in maglia azzurra di Marek Hamsik, il quale è cresciuto e si è valorizzato all’ombra del Vesuvio dopo l’esperienza bresciana. La sua è una di quelle storie ormai rare da raccontare che, però, rendono il calcio ancora uno sport di cuore e sentimenti.

92 gol, a soli quattro da un mostro sacro quale Careca, per continuare a scrivere la storia e scavalcare i vecchi “eroi”, tanti compagni al suo fianco e già 5 allenatori che lo hanno educato. Sogna lo scudetto, ma ha la testa ben piantata sulle spalle (insieme alla sua ormai celebre cresta che ha colorato d’azzurro nelle occasioni importanti come la vittoria della coppa Italia e supercoppa), è un ottimo padre di famiglia ma anche un capitano silenzioso.

Non ama urlare né perdere la calma, il suo è un gioco di alta classe e movimenti leggiadri grazie al fisico alto e snello, è uno specialista poi negli inserimenti determinanti. È andato a segno per la sesta volta su nove alla prima di campionato, realizzando contro il Sassuolo il momentaneo vantaggio al secondo minuto del match.

Con Sarri ha finalmente ritrovato il ruolo da lui congeniale: centrale di centrocampo che esalta le sue doti da mediano, in più gli è concesso tanto movimento nel rettangolo di gioco, una sorta di anarchico inventore di azioni. Domenica è stato sicuramente uno dei migliori insieme a Pepe Reina, segno che fisicamente ma anche mentalmente lo slovacco è riuscire a trovare un proprio equilibrio. Dopo il lungo periodo no che l’ho accompagnato, sembra ormai aver lasciato alle spalle i momenti bui riconquistando la platea che ha sempre creduto in lui e nelle sue potenzialità.

Contro la Sampdoria sicuramente ritornerà in campo dal primo minuto, è uno dei pilastri inamovibili secondo l’ex Empoli, importante sarà il suo contributo e quello dei suoi compagni per trovare la vittoria nel fortino partenopeo.

Non saranno tantissimi i sostenitori che accalcheranno le gradinate del San Paolo, ma i tre punti saranno importanti per dare fiducia all’ambiente e ai giocatori.

Il nuovo Marek sta dunque convincendo e esaltando i suoi ammiratori, per essere ancora una volta protagonista del Napoli e della Serie A. Un vanto per pochi.

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