Calaiò sul passato al Napoli: “Mi aspettavo una chance. La meritavo”

Emanuele Calaiò, ex attacante del Napoli, Siena e Parma; ha rilasciato un’intervista a Sport del Sud, parlando dei suoi anni trascorsi a Napoli:

“Quale attaccante arrivato a Napoli dopo di me mi somigliava di più? Per caratteristiche nessuno, perché quelli dopo di me, come Cavani e Higuain, erano diversi. Forse quello che magari aveva caratteristiche simili alle mie era proprio Higuain, perché io come punta adoravo andare fuori area, fare assist ai compagni, legare il gioco, venire a costruire. Non davo punti di riferimento. Non ero come il Pampa Sosa, Bucchi, Cavani, Zalayeta o Osimhen, che sono più attaccanti da area di rigore”.

Calaiò ha poi aggiunto: L’unico rimpianto è il non avere avuto, con continuità, l’opportunità di dimostrare in Serie A. Piuttosto che andarmi a guadagnare la Serie A a Siena, avrei preferito farlo col Napoli. Ho vinto due campionati con il Napoli e la Serie A me la sono guadagnata. Mi aspettavo che, almeno un anno, mi davano un po’ di fiducia. Poi per un po’ di cose, come Reja che voleva un attaccante più fisico e non mi vedeva bene con Lavezzi, me ne sono andato, perché avevo 27 anni, volevo giocare, ed ero nel pieno della maturità.

Dopodiché sono andato a Siena che mi ha dato l’opportunità di dimostrare qualcosa a questi livelli. Poi sono tornato al Napoli, a fare il vice Cavani. Però l’unico vero rimpianto è quello: dopo aver fatto tanti gol e dopo i due campionati vinti, mi aspettavo una chance. La meritavo”.

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