Gazzetta – Quattro squadre in 4 punti. Si infiamma la volata di Natale

La classifica parla chiaro: ci sono ben quattro squadre che distano 4 punti tra loro e la volta di Natale si infiamma. Proprio come racconta La Gazzetta dello Sport:

“Non esiste un modo di frenare in classifica che non faccia male e lasci rimpianti. Ma quando gli avversari vanno avanti di due gol nei soli due tiri in porta di tutta la partita e tu invece prendi quattro pali, ti vedi annullare una rete per pochi centimetri, trovi un portiere in vena però riesci a pareggiare al 91′, allora devi essere contento lo stesso e derubricare il pareggio alla voce «sfiga». Ci sono partite che nascono male, diventano stregate ed è già tanto se le rimedi, perché di vincerle non c’ è possibilità. Il Milan mantiene la sua imbattibilità in campionato che dura da prima del primo lockdown della stagione scorsa. In questo campionato 8 vittorie e tre pareggi tutti in casa. Contro il Verona qualche settimana, sempre sotto di 2 reti, Ibra ci mise una pezza e finì 2-2. Stavolta con Zlatan assente, ci ha pensato Theo Hernandez. Il Milan non ha molto da rimproverarsi. E il discorso non sarebbe cambiato anche se fosse arrivata la sconfitta. Non è stato irresistibile, è vero, ma ha fatto quello che in altre occasioni gli era bastato per vincere e far piovere elogi per un gruppo giovane, compatto, unito, in costante crescita ecc ecc. Il risultato è importantissimo, ma non può e non deve stravolgere i giudizi e far cambiare radicalmente le analisi. E i rossoneri non escono ridimensionati nei legittimi sogni di gloria. Anche ieri hanno dimostrato di poter lottare per lo scudetto. A rendere amara la frenata e a far gridare ai 2 punti persi, ci sono però le contemporanee vittorie di tutte le inseguitrici, dall’ Inter seconda a – 3 punti all’ accoppiata Napoli-Juve a -4 fino alla Roma sesta a – 6. La volata di Natale infiamma il campionato. Sei squadre (c’ è anche il Sassuolo a -5) così vicine e competitive dopo 11 giornate non si ricordavano da tanto tempo. Senza dimenticare che il Napoli ha un punto di penalizzazione e un 3-0 a tavolino con la Juve e la Roma un punto in meno per il pasticcio in distinta di Verona. Gli occhi di quasi tutti ieri erano fissati su una squadra: l’ Inter. Sotto per 77′ a Cagliari, reduce dall’ uscita dall’ Europa è stata sull’ orlo del burrone. Il pieno di polemiche e critiche che sarebbero state riservate a squadra e a Conte, sono state evitate con un finale rabbioso. Decisivo l’ uno-due di Barella e D’ Ambrosio, ma il pallone scaricato con violenza in porta da Lukaku allo scadere per il 3-1 dà la sensazione che l’ Inter non si è sciolta e ha saputo ricompattarsi, anche se le scorie dell’ eliminazione dalle coppe dovranno essere pesate nelle prossime settimane e non basta questa vittoria, pur fondamentale, per affermare che l’ Inter si è messa alle spalle il fallimento europeo. Chi dà continuità invece all’ impresa di Champions a Barcellona è la Juve che ritrova col Genoa un gol gioiello di Dybala e l’ ennesima doppietta di CR7 alla centesima presenza. Come in Spagna le due reti di Cristiano sono arrivate su rigore, ma saperli tirare e segnare è un merito. Senza Morata si è passati da Moraldo a Dybaldo: Ronaldo e Dybala non segnavano in coppia dal derby del luglio scorso. Il Napoli ha ribaltato una buona Samp e mercoledì affronterà l’ Inter in una sfida verità. La Roma ha asfaltato un Bologna non pervenuto. Tre partite prima della sosta di Natale. Il campionato è davvero entrato nel vivo”.

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