Gazzetta – La domenica di Diego: Messi gli dedica il goal ma non è solo

Il week-end sportivo è comoletamente dedicato a Diego Maradona. Come ci racconta La Gazzetta dello Sport sono tantissimi gli sportivi che gli hanno dedicato un pensiero o, come Insigne, Messi e Pussetto, un goal:

“Emozioni, sentimenti, ricordi, citazioni. C’ è un bel pezzo di vita nell’ omaggio che ieri al Camp Nou Messi ha dedicato a Maradona. Il medium che ha collegato Leo e Diego è una maglia rossonera che ha unito il triste 2020 alla festosa notte di ottobre del 1993. Diego aveva chiuso la parentesi sivigliana ed era tornato a giocare in Argentina dopo 11 anni in Europa accettando un’ offerta da 3 milioni di dollari dal Newell’ s, la squadra di Rosario che tifa Jorge Messi. Al tempo anonimo operaio, nato due anni prima di Diego, padre di 4 figli e grande “leproso”. Jorge non vuole perdersi il debutto del suo idolo al Coloso, lo stadio del Parque Independencia oggi intitolato a Marcelo Bielsa. È un’ amichevole con gli ecuadoregni dell’ Emelec, e Jorge allo stadio porta anche il terzogenito, Lionel. Ha 6 anni. Diego entra in campo con indosso la 10 e le mani intrecciate a quelle delle sue bambine, Dalma, che ha l’ età di Lionel, e Gianinna, due anni più piccola. Maradona non si tira indietro: Newell’ s vince 1-0, gol di Diego. «Non ricordo granché di quella sera – ha raccontato Leo anni dopo a TyC – ero piccolo. Però si, io c’ ero, vidi giocare Maradona contro l’ Emelec». La storia di Maradona col Newell’ s è durata poco: il tempo di rimettersi in forma, di tornare in nazionale per conquistare il Mondiale dell’ anno dopo e in marzo il contratto è sciolto. Diego veste la 10 rossonera 7 volte, 5 partite vere e due amichevoli, e quello segnato di fronte al piccolo Lionel resterà l’ unico suo gol con la “Lepra”. E l’ unica volta che Messi vedrà Maradona giocare dal vivo. Diego segnò con il destro, piede a parte un gol molto simile a quello realizzato ieri da Leo all’ Osasuna. Diego veniva da sinistra e incrociò al palo di sinistra il tiro dal limite. Leo ha fatto il percorso inverso, da destra verso il palo destro. Poi si è tolto la camiseta del Barcellona, e sotto aveva “quella” maglia. La 10 con lo sponsor Yamaha che Newell’ s usava quando c’ era Maradona. Non sappiamo se Leo abbia usato la maglia di Diego, perché in quella notte del 1993 Maradona la negò agli avversari che imploravano lo scambio dicendo loro che l’ aveva promessa a Fidel Castro. «È stato emozionante vedere Leo con la nostra maglia – ha detto alla Cadena Ser Eduardo Bermudez, attuale presidente del Newell’ s -. Siamo coscienti del suo grande amore per il nostro club e il nostro sogno è quello di poter vederlo giocare qui con noi un giorno, non importa quando». Ma non c’ è stato solo Messi. In tutto il mondo il weekend calcistico è stato dedicato alla memoria di Maradona.

In Argentina la federcalcio locale ha deciso di cambiare il nome della Copa de la Liga in Copa Diego Armando Maradona e a Rosario prima dell’ incontro tra Central e River Plate i protagonisti hanno disegnato un 10 nel cerchio di centrocampo. Racing, allenato da Maradona nel 1995, e Union sono scese in campo con la maglia numero 10 dell’ Argentina sulle note di “La mano de Dios”, canzone dedicata a Maradona da Rodrigo, cantante argentino scomparso presto dopo una dolorosa lotta con la cocaina. Un pezzo che faceva parte della colonna sonora del film su Diego di Emir Kusturica e che è stato suonato anche a Parigi, però nella versione cantata dallo stesso Diego. I giocatori di PSG e Bordeaux a centrocampo hanno disegnato una M, e dal tetto dello stadio l’ ambasciatore in Francia ha srotolato la bandiera argentina. A Huesca hanno scelto il tango: il Siviglia è sceso in campo indossando le maglie del 1992-93, la stagione di Maradona al Pizjuan, e ad accoglierli c’ era un pezzo di Carlos Gardel, “M i Buenos Aires querido”. E poi la commozione di Carlo Ancelotti, il minuto d’ intenso applauso di Diego Simeone a Mestalla. Nella sfida tra Santos e Sport Recife il 10 della squadra che fu di Pelé, il venezuelano Yeferson Soteldo, ha giocato con sulle spalle il nome di Maradona e ha segnato una rete nel 4-2 finale. Sempre in Brasile l’ ex ferrarista Rubens Barrichello ha festeggiato la vittoria in una prova della Super TC 2000 con una maglia dell’ Argentina listata a lutto. Perché dopo gli All Blacks anche in altri sport si sono ricordati del “Diez”, su tutti Mike Tyson, che con Diego aveva stretto amicizia: «La mano di Dio, Maradona ci ha lasciato – ha detto il pugile americano dopo il suo ritorno sul ring -. Nel 1986 abbiamo vinto entrambi i nostri campionati mondiali. Era uno dei miei eroi e un amico. Lo rispetta vo tanto e ci mancherà»”.

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