Mertens is back!

La crisi di due squadre che hanno mostrato due volti differenti in questa stagione ha riscattato il Napoli che, qualche mese fa, aveva dato i primi segni di cedimento proprio contro il Cagliari, perdendo a pochi minuti dalla fine con un gol di Castro che gelò il San Paolo. I rossoblu sembravano la vera rivelazione ma i vari infortuni (Nainggolan, Rog e Pavoletti su tutti) e una mentalità ancora fragile hanno abbassato le pretese a dicembre, lontani oggi dalla zona Europa.

Gattuso ieri, in conferenza, è stato come al solito chiaro, pragmatico, senza peli sulla lingua. Ha capito che con questi ragazzi ci vuole il pugno duro, fino a dover lasciare un giocatore come Allan a casa perché si è allenato sottotono in settimana, dichiarandolo apertamente. Altre assenze pesanti come quelle di Koulibaly o Lozano non hanno scalfito lo spirito di Ringhio pronto a replicare la vittoria importantissima in quel di Milano in Coppa Italia contro l’Inter.

Detto, fatto: la rete del campione a meno uno dal record storico di Hamsik ha regalato i tre punti agli azzurri. Dries Mertens sembra aver superato, insieme alla sua squadra, quel triste momento e punta ad entrare nella storia azzurra. Si parla ancora di rinnovo, ha rifiutato ogni destinazione a gennaio per dare priorità a chi ha creduto in lui in Italia, affezionato alla città come pochi, scugnizzo nell’anima. Le richieste esose mosse dal suo entourage non rendono spianata la strada per una permanenza almeno biennale, sa di essere un giocatore forte e soprattutto utile, ma è giusto – se si vuole davvero continuare l’avventura con questa maglia – scendere ad un compromesso che benefici entrambe le parti.

Tornando alla gara, un plauso va fatto alla difesa, attenta e sempre compatta. Stanno ritornando quegli equilibri e l’unità di intenti, elementi fondamentali che lo stesso allenatore ha più volte sottolineato. Forse non si è ancora trovato l’antidoto per questa malattia, ma Gattuso ha trovato quantomeno un palliativo fino a giugno. Serve ora continuità, quella che più è mancata, in particolare con le piccole perché sono proprio quelle gare che hanno palesato i deficit partenopei. Lontano dal San Paolo la squadra, paradossalmente, ha fatto molto meglio, quindi la vera sfida sarà convincere anche nelle mura di casa. Si torna a casa col bottino pieno e qualche consapevolezza maggiore.

Settimana prossima toccherà sfidare il Brescia ed anche questa, come tutte le gare, sarà una finale per avvicinarsi un po’ di più a quella Europa League che la Roma non riesce a tenere stretta.

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