Intervistato ai microfoni di Sky Sport, Davide Ancelotti, figlio e vice di Carlo, ha risposto ad alcune domande in seguito al match con la SPAL. Queste le sue parole: “Ormai è un po’ che io e mio padre lavoriamo insieme. Le prime partite al suo fianco in panchina sono state davvero emozionanti, adesso però mi concentro più sulla squadra che sulle emozioni”.
L’ANALISI DELLA GARA – “Abbiamo fatto una bellissima partita, interpretata bene da tutti gli aspetti. Nel secondo tempo ci siamo abbassati un po’, soffrendo per 10-15 minuti, ma poi siamo stati bravi a reagire e non mollare. Abbiamo vinto meritatamente secondo me”. Allan? “È un giocatore straordinario, ha fatto un’ottima stagione ed è arrivato persino in Nazionale. Oggi è stato impiegato in una posizione un po’ inedita e ha fatto molto bene anche lì, siamo contenti”.
DI PADRE IN FIGLIO – “Non è facile portare un cognome così pesante, ma per me è prima di tutto un motivo di grande orgoglio avere questo cognome. Non mi pesa, sono cresciuto in questo ambiente. È normale che ci siano malelingue o critiche, sono abituato. Io però penso solamente al mio lavoro e a migliorarmi”. Dove si vede in futuro? “Non penso al futuro. Cerco di apprendere il più possibile, ho la fortuna di lavorare con uno che ci sa fare. Sono ancora molto giovane e l’esperienza per un allenatore è fondamentale”.
BILANCIO STAGIONALE – “Sono contentissimo, a Napoli si vive e si lavora bene. C’è rammarico per non aver vinto niente, ma la squadra sa giocare e anche il prossimo anno continuerà a far divertire la gente. Dobbiamo migliorare, ma penso che anche con qualche aggiustamento riusciremo a farlo”.
