Ancora ADL: “Lo Scudetto non mi fa fatturare di più, voglio la Champions! Koulibaly non ha clausole, Insigne sì…”

Aurelio De Laurentiis a tutto campo. Sul Napoli, che in Champions potrebbe giocare a Bari, e sul San Paolo, che per lui è diventato un incubo. Su Ancelotti, con il quale intende lavorare a lungo e vincere, e su Sarri, ignorato perché non gli interessa più fare polemica. Su CR7, la Juventus, Insigne e Koulibaly e tanto altro. Ieri il numero uno azzurro aveva voglia di parlare e, al termine del gruppo di lavoro dell’Eca Marketing e Communications che presiede da un anno, si è seduto su una delle poltrone di pelle dell’hotel Le Meridien. Fuori una giornata caldissima di un’estate che in Croazia vuole durare a lungo, dentro l’aria condizionata.

Sia sincero: lei pensa allo scudetto?
«Penso che sia molto importante aumentare la competitività del proprio club e per poterlo fare bisogna aumentare il fatturato. Come si fa? Arrivando il più lontano possibile, e magari vincendo, una delle due coppe europee. Meglio se la Champions. Il vero obiettivo è questo. Poi se uno riesce anche a conquistare lo scudetto… Lo scudetto però passa da molte più partite: in Serie A sono 38 contro le 13 della Champions. A Napoli esiste il grande sentimento della cabala. Come fai a non pensare di poter vincere lo scudetto? Devi assolutamente credere di potercela fare. Però razionalizzando il processo dico: vincere il tricolore non mi fa fatturare di più; vincere la Champions invece mi fa fatturare di più e mi consente di acquistare giocatori più importanti per il Napoli. Questo però non vuol dire che io non voglia vincere lo scudetto».

Koulibaly nel nuovo contratto ha una clausola da 200 milioni?
«Guadagna una cifra blu (sorride, ndr), ma non ha nessuna clausola. Una clausola simbolica ce l’ha Insigne: con Raiola abbiamo stabilito che se arriva un’offerta da 200 milioni, lo vendiamo. Non è un accordo scritto, ma verbale. Duecento milioni, chiaro?».

Ha letto le dichiarazioni di Sarri al Mattino? Con lei non è stato tenero… Vuole replicare?
«Assolutamente no. Ha detto cose completamente inesatte, ma non mi va di replicare sennò questa diventa una telenovela dai toni antipatici e che non interessa a nessuno. Io sono felice con Ancelotti e non ho più sentito mister Sarri dopo la bottiglia di champagne che abbiamo aperto la domenica sera dell’ultima partita. Da allora zero contatti».

Fonte: Corriere dello Sport

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