Gazzetta: “Inter, nel mirino due obiettivi del Napoli”

L’ Inter è tornata nell’ Europa che conta. Col fiatone, con un pizzico di fortuna, ma soprattutto con tanto cuore nella serata decisiva contro una Lazio irresistibile per almeno un’ ora. A fine gara piangeva in campo Steven Zhang, tensione altissima e animo in subbuglio, mentre il d.s. Piero Ausilio dopo il gol di Vecino se ne era andato dritto negli spogliatoi per non guardare gli ultimi minuti. Era in effetti un attimo passare dal paradiso all’ inferno.

PARLA L’ A.D. Tifosi a cantare anche un’ ora dopo la fine della gara, Spalletti che riemerge dagli spogliatoi e va a saltare con loro. In zona mista, quella delle interviste per intenderci, ecco invece l’ a.d. Alessandro Antonello che parla fitto fitto con il presidente della Lazio Lotito. È proprio Antonello a rappresentare i vertici del club nella notte del riscatto: «Siamo felici e sereni ora. Abbiamo raggiunto l’ obiettivo principale. E dico grazie ai nostri meravigliosi tifosi, clamorosi anche qui a Roma: è impressionante una partecipazione del genere. Cosa cambia con la qualificazione in Champions? Al di là dei conti, dei bilanci, era importante per il club ritrovare il palcoscenico che merita, che gli spetta. Ora possiamo guardare avanti con concretezza e costruire qualcosa di più importante. La strada è giusta, passo dopo passo porteremo a termine ogni progetto».

«PUNTIAMO LA JUVE» Non si prescinde da Mauro Icardi («il nostro capitano, la nostra bandiera, siamo orgogliosi che voglia solo l’ Inter») e da Luciano Spalletti, «perché vogliamo dare continuità al progetto tecnico. Serve stabilità in generale per ottenere i risultati più importanti: abbiamo cambiato tre proprietà in tre anni, era normale incontrare qualche difficoltà lungo il percorso. Ma con Suning abbiamo ora tutto ciò che serve per guardare avanti con le giuste ambizioni. Il voto alla stagione è complessivamente “sette”. Il primo step è completato, siamo però già al lavoro per alzare ulteriormente l’ asticella». E in questo senso «la Champions League è un acceleratore – continua Antonello -. Ci muoviamo con attenzione, miglioreremo la squadra sotto tutti i punti di vista e nella prossima stagione partiremo con l’ ambizione di puntare al massimo in campionato. Sì, proveremo a vincere lo scudetto».

PRIMI COLPI E PLUSVALENZE Il mercato dell’ Inter ha fra l’ altro già tre fiori all’ occhiello. Il baby bomber Lautaro Martinez è la speranza in arrivo dall’ Argentina, mentre l’ olandese De Vrij e il ghanese Asamoah rappresentano due certezze strappate a costo zero a Lazio e Juventus: colpi decisamente pesanti, positivo il primo bilancio tecnico per il d.s. Ausilio. Ora va però sistemato l’ esercizio finanziario al 30 giugno. Le plusvalenze legate alle vendite di Kondogbia e Nagatomo porteranno 10 milioni di euro. Ne servono circa altri 30, e le cessioni dei giovani possono tornare utili in questo senso: piacciamo parecchio in giro i vari Pinamonti, Emmers, Valietti e gli altri ragazzi della vincente e spettacolare Primavera di Vecchi.

RISCATTI COMPLICATI Di certo ora Cancelo e Rafinha non possono essere riscattati nei tempi stabiliti. E restano in stand-by. Il che comporta una strategia all’ insegna della cautela. Sia il portoghese sia lo spagnolo ci tengono a restare e la loro disponibilità fa gioco ai nerazzurri che puntano a riaverli a prezzi scontati: vale a dire con dei prestiti comodi. In attesa, i vertici interisti si muovono su tracce alternative. Per la fascia destra, ad esempio, emerge la candidatura del croato Vrsaljko, in forza all’ Atletico Madrid. La qualificazione alla Champions dà più respiro, permette di aumentare il budget di una quarantina di milioni. Non di più. Perciò il raggio d’ azione non consente spese folli. Ora come ora l’ obiettivo dichiarato è un esterno alto e le piste più calde portano a Simone Verdi e Matteo Politano, entrambi anche nel mirino di Napoli e Roma, come a gennaio. Il talento del Bologna costa intorno ai 25 milioni di euro, mentre il Sassuolo punta all’ asta per l’ ex giallorosso, contando di sfondare quota 30 milioni. Attenzione, allora, anche alla candidatura di un figlio d’ arte di qualità: Justin Kluivert. Sulle tracce dell’ olandese ci sono anche la Roma e molti altri grandi club europei che hanno annusato l’ affare, visto che l’ assistito di Raiola ha il contratto in scadenza con l’ Ajax tra poco più di dodici mesi. Più facile che l’ Inter spinga con particolare decisione sull’ olandese solo in caso di partenza di uno fra Candreva e Perisic. L’ altro grande sogno è Chiesa. Verdi è invece un obiettivo fondamentale a prescindere, e Ausilio sarebbe parecchio avanti con l’ entourage dell’ ex Milan.

LÀ IN MEZZO A centrocampo l’ idea è di confermare gli attuali titolari, ma il passaparola in corso Vittorio Emanuele è che nessuno va considerato incedibile se arrivano offerte allettanti. Ad ogni modo adesso i contatti sono orientati a individuare delle alternative di rendimento. Si spiega così l’ interesse per l’ olandese Strootman se la Roma gli desse il via libera minimizzando l’ ingombrante clausola. Sui taccuini di Ausilio e i suoi collaboratori c’ è sempre William Carvalho, il centrocampista portoghese dello Sporting Lisbona di origine angolana. Occhio pure a Wylan Cyprien del Nizza e Barella del Cagliari. Kovacic? «Costa troppo», dicono in corso Vittorio Emanuele. Ma c’ è tempo per le strategie vere e proprie. Presto ci sarà un confronto con Spalletti per definire i piani Champions.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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