Torna Milik, un’altra vita rispetto all’anno scorso?

La disfatta di sabato sera contro la Roma ha segnato il ritorno in una competizione ufficiale da parte di Arek Milik, reduce per la seconda volta negli ultimi mesi da un problematico infortunio al legamento crociato. Difficilmente pronosticabile, il destino dell’attaccante polacco nell’immediato difficilmente andrà oltre a qualche piccola apparizione, utile per far riprendere fiato a Dries Mertens, ritrovare il ritmo partita o recuperare partite dal risultato ancora in bilico. La domanda può essere dunque questa: riuscirà il bomber ex Ajax a migliorare il proprio score relativo alla seconda parte dello scorso campionato?

Partiamo, innanzitutto, con una breve ma doverosa ricapitolazione. Nella parte finale della scorsa stagione, Milik fece nuovamente capolino tra i convocati a ben 16 giornate dalla fine, riuscendo a collezionare da quel momento fino a metà maggio appena due apparizioni al di sopra dei venti minuti totali. L’unico goal messo a referto fu quello di Sassuolo, nella gara finita 1-1 proprio grazie ad un suo tap-in sotto porta. Tornando a quest’anno, la situazione si presenta ben diversa sotto due, fondamentali, punti di vista. Innanzitutto, è doveroso sottolineare come le partite restanti da qui alla fine sono ben 5 in meno, sinonimo questo di meno tempo e meno spazio a disposizione. L’elemento che, al contrario, depone a favore di tutte le speranze riposte nel numero 99 risiede invece nelle tempistiche e nelle modalità con le quali è avvenuto il rientro di quest’anno, a tutti gli effetti ben più lento, oculato e graduale. Il calciatore avrebbe infatti temporeggiato a lungo prima dare il proprio ok, sintomo della cura e dell’attenzione con la quale, forse in misura maggiore rispetto allo scorso episodio, è stato intrapreso il percorso riabilitativo del calciatore. Lo stesso Sarri, infine, ha dichiarato recentemente ai microfoni di Sky Sport che la condizione fisica del giocatore è almeno apparentemente migliore rispetto a quella manifestata nello stesso periodo dello scorso anno. Inutile e prematuro cimentarsi nel tentativo di trarre conclusioni definitive: non ci resta che tifare, sperando che il Napoli possa contare su un uomo in più nella volata che separa questo uggioso 5 marzo all’ultima giornata di campionato.

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