Dries Mertens Superstar!

C’era una volta un ragazzo nato in Belgio, cresciuto in Olanda ed esploso in quel di Napoli. Il suo destino era ardito, il suo animo da scugnizzo e i suoi piedi immersi nell’acqua battesimale dei campioni di razza. Esterno formidabile, prima, e centroavanti da leggenda adesso. Le sue gesta hanno toccato ogni longitudine e latitudine in Italia e in Europa. Una piccola furia in maglia azzurra, un’esplosione di talento e tuono capace di fulminare difese e portieri in modo quasi dissacrante. Il 14 azzurro ha abituato ad autentici show, spettacoli in cui la sua onnipotenza calcistica saliva in cattedra in modo così esponenziale da strabiliare anche le più rosee aspettative a riguardo del suo impiego. Anche stasera la sensazione non era di assistere ad una partita di calcio ma, come se ogni tifoso godesse del dono dell’ubiquità, Mertens ha fatto alzare gli occhi al cielo come se si trovassero in un planetario. Il belga ha letteralmente strappato dal cielo di Genova due stelle, due immensi fasci di luce per illuminare il buio creato dal gol a freddo di Taarabt

Su punizione, come se nel piede avesse un compasso ha disegnato una traiettoria perfetta su cui Perin nulla può opporre. Il vantaggio, poi, è fantascienza applicata al calcio. Un’autentica sfida al tempo in cui, però, a vincere è l’uomo. Su assist geniale di Diawara, Mertens controlla la palla come se avesse una calamita e in una frazione di secondo con il piede opposto riesce ad alzare il pallone quanto basta per segnare. La sfera bacia il palo e gonfia la rete. 

Una prestazione così sontuosa non poteva non essere premiata, poi, con il pallone della gara. Tripletta servita complice una deviazione del difensore grifone e la partita perfetta è consacrata. Se qualcuno storceva il naso per le ultime prestazioni del belga, stasera dovrà trovare un nascondiglio all’altezza di nascondere la vergogna che sta provando in questo momento. Mertens è la stella cometa di una prestazione sontuosa, di un dominio di almeno un’ora in un capo solitamente ostico per i colori azzurri. 

Un po’ di sofferenza nel finale, forse troppa. La grande bellezza di Mertens, alla fine, è più intensa anche degli ultimi minuti di apparente apnea azzurra. Il primato è riconquistato e le avversarie avvisare. Il Napoli c’è e Mertens è nella fase più splendente del suo show balistico.

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