L’illusione di Insigne che ha fatto sognare – almeno per cinque minuti – una tifoseria intera sparsa per il mondo. Gli errori difensivi che hanno cancellato quel momento magico e una prodezza di Casemiro da stropicciarsi gli occhi.
È questa, più o meno, la sintesi della gara di stasera perché il Napoli ha in parte brillato, ma ad ampi tratti si è lasciato schiacciare dalla potenza dei blancos senza provare nemmeno a fermarli. Ci sono stati alcuni elementi che hanno deluso per la poca lucidità e personalità mostrata, qualcuno – invece – come lo stesso numero 24 o Diawara si è distinto per il buon temperamento mostrato nonostante il blasone dell’avversario. Male Koulibaly che ha perso parecchie volte duello con Cristiano Ronaldo e Benzema, male l’attacco con Mertens che ha avuto poche palle gol e quella nitida l’ha sbagliata clamorosamente.
Certo, il Real Madrid ha un’altra storia e il solo portoghese vale mezza società, però ci si aspettava qualcosa in più viste le possibilità concretatesi.
Recuperare due gol sarà un’impresa titanica, quasi proibitiva, anche se il fattore San Paolo potrebbe regalare dolci sorprese. Il pubblico ha risposto presente stasera cantando ed applaudendo gli undici in campo dall’inizio alla fine, in casa neanche si immagina di cosa saranno capaci di fare. Uno spettacolo sugli spalti che rapirà gli occhi anche ai merengues indubbiamente.
Di buono, comunque, c’è che Milik è tornato, per una manciata di minuti, ma è pronto per aiutare i compagni nelle gare successive le quali saranno toste e complicate su tutti e tre i fronti (Coppa Italia, campionato, Champions).
C’è tanto ancora da imparare, tanto da crescere sotto il punto di vista mentale. Affrontare questi match richiede una forza inimmaginabile e, forse, qui si sono palesati i limiti di una squadra giovane non abituata a grandi vittorie.
Una flebile speranza accompagnerà gli azzurri in queste tre settimane, ora però testa al Chievo. ù
Il calcio non si ferma mai.
