Anno nuovo, soliti errori: Napoli, ma cosa combini?

Era partito benissimo il nuovo Napoli dell’ex allenatore dell’Empoli contro il Sassuolo di Di Francesco: gol dopo due minuti di Hamsik, pressing alto e giro-palla che stava incominciando a convincere. Tutto svanito dopo pochi minuti.

Il Napoli di Sarri conserva ancora i vecchi dissapori “beniteziani” e questa sera, al Mapei stadium, si è avuta la conferma che l’allenatore spagnolo non aveva poi tutte queste colpe.

Errori, o meglio orrori, individuali che sono parsi addirittura imbarazzanti: difesa lenta, confusa e spesso rinunciataria nello scontro con l’avversario, permettendo spesso agli attaccanti nero-verdi di arrivare a tu per tu con Reina che ha messo, quando ha potuto, una pezza. Non va, Sarri sicuramente dovrà lavorare di più sull’intera rosa e sui singoli, non sono bastati né i doppi allenamenti né quelli dedicati esclusivamente alla fase arretrata. Probabilmente è più una questione di uomini che di schemi.

A centrocampo ha brillato Marek, il quale ha palesato il suo status ottimo psicofisico, regalando il momentaneo vantaggio agli azzurri al secondo minuto di partita.

Sulle fasce Maggio, ma in particolare Hysaj, hanno lasciato molto a desiderare, l’ex Empoli non è entrato in gara e spesso ha commesso errori banali.

L’attacco, l’unica vera certezza che aveva il Napoli, non si è praticamente mai reso pericoloso, non impensierendo quasi per nulla Consigli che si è mosso solo durante le due punizioni calciate da Mertens, finite peraltro entrambe fuori.

Emblematica è stata poi la sostituzione di Higuaìn che ha lasciato tanto amaro in bocca, accompagnato all’uscita dal campo da numerosi fischi proveniente dal settore partenopeo, segno che l’atteggiamento dell’argentino non è piaciuto per niente.

Oltre al lato tecnico, da bocciare assolutamente è anche quello caratteriale: spocchiosi, arrendevoli su diverse palle da poter conquistare.

La prima non va, il campionato è ancora lungo e anche le altre big non hanno fatto meglio.

Incassato il colpo, bisogna ripartire carichi e soprattutto con uno spirito diverso. La prima al San Paolo dovrà regalare emozioni positive, una settimana per (ri)conquistare i tifosi. Massima fiducia in Sarri, per ora.

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