Maggio: “Sarri vuole sempre il massimo, partiamo per vincere qualcosa. Che stupidi i pregiudizi su questa città”

Intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss, Christian Maggio ha parlato di questa prima settimana di ritiro sotto la guida tecnica di Maurizio Sarri, ma anche dalla sua esperienza, ormai pluriennale, a Napoli. Ecco quanto evidenziato dalle parole del terzino azzurro: “E’ sempre un piacere essere qua, ho passato tanti anni in azzurro. E’ stato un bel percorso a livello personale e ora dobbiamo provare a fare ancora di più. Dopo il rinnovo ho tanta voglia di dimostrare ancora il mio valore perché ho ancora delle qualità. Ogni allenatore che ho avuto a Napoli mi ha dato qualcosa. Con l’età si acquisisce tanta esperienza e loro mi hanno aiutato ad avere tranquillità in campo. Sarri è sicuramente molto simile a Mazzarri. E’ maniacale su ogni aspetto e non lascia nulla al caso. Si vede che è arrivato dal basso e questo mi piace molto”. 

Maggio ha poi aggiunto: “La differenza fra il nuovo tecnico e Benitez? Prima eravamo più all’inglese, Benitez ci aiutava ad essere tranquilli e riposare in alcune situazioni. Sarri invece chiede sempre il massimo. Lo scorso anno non è andata come speravamo anche se siamo arrivati in fondo a tutte le competizioni, non arrivando però ad obiettivi concreti. C’è stato rammarico, ma ora con questa sterzata del nuovo tecnico sono convinto che possiamo fare bene. Se all’inizio le cose non dovessero andare per il meglio bisogna restare tranquilli, abbiamo giocatori in grado di cambiare il corso della stagione. Partiamo sempre per vincere qualcosa, la squadra è forte. Dire che vinceremo lo scudetto non ha senso, viviamo alla giornata senza fare troppi calcoli. Sicuramente partiremo per vincere e per uscire da ogni gara a testa alta”.

Sulla città Maggio ha poi dichiarato: “Quando sono arrivato c’erano stupidi pregiudizi. In realtà ho invitato tante persone che parlavano male di questa città qui a Napoli e dopo cinque giorni non volevano più andare via. Prima di parlare e giudicare bisogna vedere e vivere Napoli. Con i tifosi ho un buon rapporto, mi è impossibile parlare male di questa tifoseria e di questa città. Ringrazierò a vita Paolo Cannavaro che è stato il primo a farmi ambientare a Napoli. Reina? Mi diceva sempre che voleva tornare, è un piacere averlo di nuovo qui”. 

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