La situazione che stiamo vivendo in questi giorni è senza precedenti: mai nella storia della Repubblica l’Italia ha dovuto fronteggiare un’epidemia e un contagio così vasto. Il Paese si è bloccato e anche lo sport: molte squadre di calcio hanno deciso di sospendere i loro allenamenti per tutto il resto della settimana e non giocheranno partite ufficiali fino al 3 aprile.
Tra queste squadre, però, non c’è il Napoli: la squadra partenopea continuerà ad allenarsi a Castel Volturno durante questa settimana per prepararsi ad un evento importante come il ritorno degli ottavi di finale. Il Barcellona rappresenta una crocevia importante per la stagione partenopea, ma soprattutto per il morale azzurro: eliminare una squadra top come i blaugrana rappresenterebbe una spinta emotiva ed un riscatto per questa stagione negativa degli azzurri.
Ma per battere il Barcellona servirà uno sforzo in più di quello normale: ma, agli azzurri non basterà una super condizione fisica per superare il turno e neanche l’attenzione messa in campo da tutti gli effettivi in campo. La squadra partenopea sarà chiamata a non farsi coinvolgere da un ambiente strano e inusuale nel mondo del calcio.
Già allenarsi senza giocare per quasi 1 mese avrà grossi effetti sul morale della squadra; se a questo si aggiunge che gli azzurri dovranno giocare a porte chiuse(per la prima volta in questa stagione), è facile dedurre che Gattuso avrà il suo bel da fare.
Ringhio dovrà essere un perfetto psicologo per i ragazzi: i calciatori sono esseri umani da far concentrare in questo momento così particolare. E’ difficile non farsi coinvolgere da un contesto tetro e oscuro, che potrebbe costringere i partenopei a giocare addirittura la loro ultima partita stagionale.
Oggi, più che mai, Gattuso deve far usare la testa ai suoi ragazzi, per far sorridere i calciatori e i tifosii in questo momento poco felice.
