EDITORIALE – Questione di equilibri e di rigore

Il Napoli in questo avvio di stagione ha mostrato di aver trovato una sua quadratura sia fisica che mentale per affrontare le mille insidie che gli si possono parare dinanzi al traguardo. Un traguardo per tutti chiaro che si chiama “vincere”.

Non è stato un cammino da tappeto rosso per gli azzurri questo avvio di stagione anche se i risultati direbbero il contrario e gli elogi continui stiano regalando il gradino più alto del podio agli azzurri con diversi mesi di anticipo. Ma la strada è ancora lunga fino a Maggio e le insidie sono sempre dietro l’angolo. Il Napoli fino ad oggi ha dimostrato di aver trovato sempre il modo di venire fuori da situazioni complicate. Ad iniziare dal preliminare, incubo peggiore non solo degli azzurri ma anche delle italiane, sempre uscite ad Agosto negli ultimi anni. Il Napoli ha dimostrato di saperci mettere la testa e di avere a disposizione un gruppo maturo per puntare alla vittoria. Lo si era visto già a fine scorso anno o meglio lo aveva visto Sarri convincendo De Laurentiis a non privarsi di nessuno dei suoi ragazzi confermando un gruppo dal potenziale assoluto.

Le amnesie di Champions nelle gare esterne con Shaktar e City sono state le uniche vere pecche a fronte di cammino in campionato che nessuno si sarebbe aspettato. Fuori casa gli azzurri non hanno infatti lasciato scampo a nessuno nonostante situazioni complicate come quelle di Roma con la Lazio, a Ferrara con la Spal e non ultima Genova contro i cugini rossoblu. Gli equilibri che Insigne e compagni hanno trovato in questo avvio di stagione sono segno di una condizione soprattutto mentale da grande squadra. Anche l’infortunio di Milik avrebbe potuto minare gli equilibri ma anche qui la squadra non si è lasciata andare come accadde lo scorso anno ed ha saputo sopperire ad una valida alternativa offensiva con il sacrificio dei suoi uomini più importanti. Su tutti Mertens che ha capito ben presto che dovrà giocarsele tutte perchè Sarri li davanti non può fare a meno di lui. Nonostante la stanchezza anche a Genova il folletto belga ha risposto da campione spostando gli equilibri della gara e ribaltandola con giocate da incorniciare nei musei di tutta Europa. Ormai è lui il vero equilibratore di Sarri e del Napoli. Un giocatore capace di giocate, come quella di Genova o quella di Roma con la Lazio che ti aspetti solo dai campionissimi.

Gli equilibri trovati dagli azzurri sono invece una chimera per molte delle avversarie al titolo che, con faraoniche spese in estate, pensavano di colmare il gap. Al momento solo l’Inter sta facendo fede alle aspettative grazie a Spalletti che ha spostato la pressione dal campo alla panchina creando nuovi equilibri per i nerazzurri. Il Milan non ha invece beneficiato dell’avvento dell’equilibratore Bonucci che ha comunque lasciato un vuoto nella difesa bianconera che ormai prende due gol a partita anche se segna di più. Allegri maledice gli errori di Dybala dal dischetto che a suo avviso hanno spostato gli equilibri del Campionato dimenticando che forse anche la VAR rappresenta un elemento di equilibrio che negli scorsi anni mancava a questo Campionato e che sta riequilibrando le sorti di molte.
Il Napoli adesso ha la testa della grande squadra e con il giusto equilibrio fisico e mentale potrà arrivare in fondo ma in questo anche tifosi e stampa dovranno essere tali non lasciandosi squilibrare da facili entusiasmi in momenti di gloria o pessimismi infondati alle prime difficoltà. Solo con equilibrio si arriverà uniti e vincenti alla meta.

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