Calzona in conferenza: “La squadra si è messa subito a disposizione, ora servono i fatti! Credo in questi ragazzi”

Francesco Calzona, nuovo tecnico del Napoli, accompagnato da Giovanni Di Lorenzo, ha parlato in conferenza stampa dal Maradona alla vigilia di Napoli-Barcellona: “Ringrazio la Federazione slovacca per avermi concesso quest’opportunità di venire a Napoli. Il merito è loro e ringranzio anche il popolo slovacco che mi ha manifestato grande stima”.

Primo impatto: “La squadra si è messa subito a disposizione. Abbiamo parlato poco e siamo andati subito in campo. Ora servono i fatti, le parole contano poco. Il pubblico di Napoli è speciale, ma dobbiamo essere noi a renderli orgogliosi più che chiedere a loro. Osimhen? Si è allenato con la squadra. Non è stata una seduta lunghissima, sarà valutato domattina come il resto della squadra”.

Sul Barcellona: “Un allenatore può cambiare poco. Noi non abbiamo tempo, ho detto ai calciatori che non abbiamo più scusanti. Il Barcellona è una squadra forte, tra le migliori d’Europa. Noi siamo il Napoli ma nessuno può nascondere che il Barcellona ha giocatori fortissimi e un grande allenatore”

Su Sarri e Spalletti: “Ho lavorato con 2-3 grandi allenatori. Includo anche Di Francesco che stimo tantissimo. Mi hanno dato tanto, ma ora ci devo mettere del mio. Per me sono stati allenatori importanti. E’ stata una grande fortuna aver lavorato con loro. Mi hanno arricchito. Con Spalletti ho fatto un anno solo ma l’ho potuto studiare molto. E’ stato un anno di grandi insegnamenti. Lui e Sarri sono diversi ma hanno personalità molto forti. Per ora non li ho sentiti, non ho avuto tempo”.

Sul ritorno a Napoli: “Sono contento di essere tornato. In tangenziale mi è salita l’adrenalina. Il debutto è contro una squadra forte ma tutto questo non mi spaventa. Sono felicissimo di essere di nuovo qui”.

Sul momento: “Credo molto in questi ragazzi. Lo hanno dimostrato l’anno scorso e a tratti anche quest’anno. Io sono totalmente convinto di questa squadra”.

Sui contatti con De Laurentiis: “Ho parlato con la società solo domenica. In passato non mi ha contattato nessuno. Il presidente non è contento della situazione e mi ha chiesto di credere nei nostri obiettivi, avanzando in Champions e recuperando posizioni in campionato”.

Sulle ambizioni: “Noi giochiamo per vincere. Il pari non mi sta bene. Noi siamo il Napoli, la squadra è forte, giochiamo in casa. Non accetto assolutamente un pareggio. Se poi il Barcellona sarà così bravo da fermarci allora è un altro discorso”.

Sul modulo: “A me piace il 4-3-3 ma non mi lego a moduli. Cerco di sfruttare le caratteristiche dei miei giocatori. La squadra è stata costruita in un certo modo, è giusto così e devo tenere conto di questa situazione”.

Sull’identità della squadra: “Se non riuscirò a risollevare la squadra significa che ho fallito. Mi dà fastidio se le mie squadre non hanno un’identità e una mentalità ben precisa. Ai ragazzi ho detto che devono pensare a portare quello che facciamo in allenamento, ad avere la testa libera e divertirsi. Solo così possiamo fare bene”.

Su Traorè: “Oggi abbiamo fatto un allenamento tattico. Ci conto molto su questo giocatore ma anche su altri. Per me gli allenamenti di domani saranno importanti per fare delle scelte. Lui è stato parecchio fermo. Non è al 100% e valuterò domani se farlo giocare dall’inizio”.

Su Hamsik e Mondiale per Club: “Il presidente vuole migliorare la situazione attuale. Non mi ha messo pressione ma io so cosa significa per una società entrare nel Mondiale. Il presidente è stato molto gentile con me. Volevo fortemente Hamsik, ma lui gestisce una academy importante e in così poco tempo non è riuscito ad organizzarsi. Mai dire mai… è un ragazzo fantastico. Collabora con me con la Slovacchia, vedremo…”.

Di Lorenzo: “Quando si cambia allenatore per la terza volta significa che c’è un problema. La squadra è a conoscenza della situazione, ora ci mettiamo subito a lavoro con il nuovo mister. I responsabili sono tutti, anche noi calciatori che andiamo in campo. Il mister conosce tanti giocatori e questa è una cosa positiva per noi. Ci può dare tanto. In questo primo giorno ci ha trasmesso tanto entusiamo. La situazione non ci vede contenti, ma uniti vogliamo far bene e vogliamo concludere al meglio la stagione. Per vincere contro il Barcellona dobbiamo giocare con la mente libera. Si fa questo mestiere per notti come queste. Lo affronteremo al massimo del nostro potenziale. Giocare in casa ci dà un’ulteriore spinta”.

Di Lorenzo sui tifosi: “A loro c’è poco da dire. Ci hanno incitato fino all’ultimo secondo e poi fischiato perchè giustamente sono poco contenti del nostro rendimento. La squadra non ha mai mancato di impegno. A volte non si riesce a portare risultati positivi. Loro ci spingono sempre e domani cercheremo di regalare una bella serata a noi sostenitori”.

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