Maradona e non solo. Un pezzo di storia del Napoli è stata scritta da Corrado Ferlaino, storico presidente del Napoli, che ha rilasciato una lunga ed interessante intervista a La Gazzetta dello Sport.
L’inizio non poteva che essere con De Laurentiis, il ‘creatore’ di uno dei Napoli più forti della storia: “ADL ha fatto grandi cose e ha trovato un grande allenatore. Il mercato che avrei fatto? Ho le mie fissazioni che poi verifico durante la stagione. Milik è bravo, e anche Diawara. Joao Mario mi piace, è un giocatore d’ordine”.
Arrabbiato con Maradona? Con l’uomo sì, ma per fortuna contava il calciatore, con lui era impossibile. A differenza di altri dirigenti io non frequentavo mai i calciatori perché si rischiavano spaccature nello spogliatoio…
Messi? In Nazionale non gioca bene, è stato un grande soltanto in Liga, Maradona invece ovunque.
Maradona alla Juventus? “Diego era l’ideale per Napoli, Torino, con la Juve non avrebbe funzionato. Nelle grandi società c’erano regole e disciplina che non avrebbe seguito…
Sulla cessione di Higuain: “Vado controcorrente ma non lo avrei venduto, forse mi sbaglio… Lo dice uno che ha avuto le bombe sotto casa. Mi hanno persino incendiato la macchina, ma più che occuparmi dei miei nemici dovevo occuparmi delle scommesse clandestine, con probabile centrale a Forcella. Alcuni giocatori andavano e venivano da lì. Era un problema”.
Infine, spazio ad alcuni retroscena di mercato… “Tapie mi voleva dare un assegno in bianco per portare Maradona al Marsiglia: non l’ho nemmeno ricevuto. Diego se ne voleva andare e io gli ricordai che aveva ancora un contratto. Obbedì senza fare storie, prima era così, invece ora i club sono sotto scacco perché i giocatori vogliono rinnovare e adeguare di continuo”.
Fonte: Gazzetta dello Sport
