Adl finalmente fa il presidente, altro che ridimensionamento!

    Due anni fa il presidente De Laurentiis, con il tesoretto derivante dalla cessione di Cavani e il passepartout della Champions, volò in Inghilterra per convincere uno degli allenatori più titolati al mondo, Rafa Benitez. Presentazione in pompa magna, tam tam mediatico: il Napoli è ai vertici del calcio italiano.

    Dopo due anni e tante macerie economiche il Napoli ufficializza il nuovo allenatore: Maurizio Sarri. Tutto così semplice? Beh, non proprio. Sarri viene tenuto lì fermo, in attesa. Il Napoli, nella persona di De Laurentiis, vaglia altre piste. Non è un segreto che il patron azzurro sia volato a Madrid (proprio nello stesso giorno in cui veniva presentato Benitez al Real Madrid) per convincere Unai Emery: numeri esorbitanti per il plurivincitore dell’Europa League – cacciato in Russia tre anni prima – che non convincono lo spagnolo. Nel frattempo, Mihajlovic era stato tenuto a “bagnomaria” per un paio di mesi, nulla da fare nemmeno con il serbo. Aurelio De Laurentiis allora, si gettava a capofitto su quell’allenatore che nell’ultimo campionato, rapporto qualità-rendimento alla mano, è stato il migliore, non prima, però, di aver fatto un tentativo per Vincenzino Montella, cacciato dalla viola.

    Ed è qui che i tifosi si chiedeno: “Ma allora? Tutta questa schizzofrenia che porta a Sarri, vuol dire che non c’è una linea di comportamento, non c’è un progetto. C’è solo un andamento a macchia di leopardo, senza ragione che ci porta a quest’allenatore. Il che vorrà dire che compreremo un paio di giocatori dell’Empoli e la squadra ne uscirà ridimensionata”. La prova? Eccola: Sarri va a vedere il centro di Castelvolturno e non c’è una telecamera, nessuna foto, nessun tam tam mediatico, addirittura Sarri dichiarerà: “Che bello il centro di Castelvolturno!”. E pensare che uno dei motivi per la quale Benitez se n’era andato, è stato proprio l’inadeguatezza del centro sportivo di Castelvolturno. E allora? Ci stiamo accontentando, ci siamo ridimensionando…

    No signori, noi non ci stiamo a questo gioco. E’ un gioco al massacro, preventivo e preconcetto che non porta da nessuna parte. Chi giudica e sentenzia il 20 giugno lo fa in mala fede, non è onesto intellettualmente. Non state a sentire i cattivi maestri della comunicazione, chi deve vendere titoloni tutti i giorni. Il Napoli è al lavoro e finalmente De Laurentiis sta facendo il presidente e, magari, l’avesse fatto prima, forse, ora, il Napoli avrebbe la qualificazione in Champions. Lasciamo lavorare Sarri, diamogli tutto il tempo necessario e valutiamo nel tempo la squadra che De Laurentiis consegnerà all’allenatore napoletano. Ma siete così sicuri che se andassero via i vari Albiol, Callejon, Inler e i tanti altri nomi fatti in questi giorni e arrivano i Valdifiori, i Tonelli, Hysai e, come giocatori importanti, Reina e Allan, sarebbero davvero ridimensionati gli azzurri? Ai posteri l’ardua sentenza, ai posteri….

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