Forgione: “Passa alla Roma Dybala, che per alcuni era il nuovo Messi”

Facebook - Paulo Dybala - 5 dicembre 2021

Angelo Forgione, giornalista e scrittore partenopeo, commenta il passaggio di Dybala alla Roma attraverso la sua pagina Facebook: “Passa alla Roma quello che secondo Tuttosport era il nuovo Messi, il vero marziano del calcio, ossia Dybala quando giocava nella Juventus, ma prima dell’arrivo di Ronaldo. Eppure il marziano, dopo i tentativi del passato di cederlo in Inghilterra per ammortizzare l’investimento CR7, è stato accompagnato alla porta dalla Juventus, che ha preferito spendere e puntare su Vlahovic e non più su di lui, senza troppi tentennamenti. Eppure, al marziano, l’Inter ha preferito Lukaku di ritorno. Eppure, sul marziano a parametro zero, dico zero, non si è catapultato convintamente nessuno dei grandi e meno grandi club spagnoli e inglesi. Il marziano si è dovuto accontentare di guadagnare meno di quel che guadagnava alla Juventus, e di un terzo di quello che pensava di poter strappare ad Agnelli nella trattativa pre Covid, quando il rinnovo a cifre più importanti sembrava possibile. Quelle cifre ha provato a spararle al Tottenham di Conte e Paratici, gli unici disposti a dargli una chance in Premier, ma non quello che lui chiedeva”.

Inoltre, Forgione, aggiunge: “La verità è che il marziano, alla Juve, ha reso meno di quanto valeva il suo stipendio, complici i tanti infortuni e la delusione di essere eclissato da Ronaldo. In maglia bianconera, solo nell’ultimo anno e mezzo, ha saltato più del 40% delle partite. Ecco perché Arrivabene, piazzato alla Juventus da John Elkann per controllare le follie del cugino Andrea, ha ritenuto che il talento della Joya non compensasse l’investimento, e gli ha dato il benservito. Allegri ha avallato la decisione, consigliando al ragazzo di ritrovare la sua vera dimensione (persa anche a causa della stampa filojuventina): “Paulo è un calciatore divino, ma nella sua carriera ha avuto diversi infortuni. Deve tornare a essere se stesso, c’è stato un momento in cui si è fatto trascinare dal fatto che era il nuovo Messi. Un giocatore non può emulare o pensare di essere come un altro”.

“Il Napoli ci ha provato timidamente, superando l’offerta economica della Roma più per questioni di umori della piazza che per progetto tattico, ma non ha mai lavorato per convincere l’argentino, che infine ha dovuto sposare l’unico club davvero fortemente interessato a lui, sapendo di perdere anche il palcoscenico della Champions League. I Friedkin sono stati gli unici a volerlo davvero, decisi ad accontentare un Mourinho frustrato per l’impasse di mercato di inizio luglio. Affare fatto, ma con clausola rescissoria decisamente bassa (20 milioni) che consente al calciatore di prendere l’uscita di sicurezza e andare altrove a suo piacimento tra un anno, se dovesse presentarsi l’opportunità che non si è presentata oggi”.

“Sulla classe di Dybala non si discute. Si discute sul suo rendimento, e un motivo c’è se il ragazzo è rimasto in Italia, periferia del grandissimo calcio europeo, dovendosi accontentare della Roma, di una Roma in Europa League, e di una forte riduzione di ingaggio. È evidente che la scelta di Arrivabene sia stata di fatto condivisa dall’intero mondo del calcio, perché nessuno è riuscito ha ritenuto che i presunti benefici tecnici valessero il costo certo dell’operazione. Inizia quella che di fatto è una scommessa di Mourinho. Se il portoghese la vincerà, per molti sarà motivo di rimpianto non averci creduto come lui. Perché sul marziano, il vero Messi, a parte lo Special One e qualche tifoso di Juventus, Inter e Napoli che oggi si straccia le vesti, nessuno ci crede davvero”. Ha concluso Forgione.

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