Repubblica – Lazio-Torino, inevitabile un Juve-Napoli bis: Lotito contesta una cosa nel regolamento

Caso Lazio-Torino, dopo 5 mesi si ripresenta la stessa situazione di Juve-Napoli. A parlarne è l’edizione odierna di Repubblica:

“Il caso si ripete. Una Asl ha deciso che LazioTorino oggi alle 18.30 non si giocherà perché il Torino non può viaggiare. Il calendario del campionato italiano così non lo determina la Lega di Serie A, che a ieri sera non ha deciso, ma un’ordinanza di una Azienda sanitaria locale: come lo scorso 4 ottobre, quando il caso di Juve-Napoli aprì un conflitto di competenze risolto solo dopo tre sentenze di tre differenti organi di giudizio sportivo. Da giorni il Torino è un cluster: 8 calciatori positivi, più il medico sociale, un tuttofare e 5 familiari. Solo oggi arriverà il risultato dei tamponi fatti ieri, quando nonostante tutto il Toro ha ottenuto il permesso ad allenarsi. La Asl torinese ha però emesso un’ordinanza con il divieto agli spostamenti per la squadra, inviando una comunicazione “di cortesia” anche alla Lega di Serie A: troppo alto il rischio di contagiare persone esterne al gruppo. Eppure, dopo una giornata frenetica sotto il fuoco incrociato delle due parti in causa, la Lega Serie A ha deciso di non decidere. Ha parlato con tutti e 20 i club di Serie A e la maggioranza ha dettato la linea: «Rispettiamo il protocollo ».

Quindi? Il Torino non potrà presentarsi, inevitabile quindi un bis della desolante scena di Juve-Napoli, con arbitri e juventini a centrocampo ad attendere invano gli ospiti. Arriverà il 3-0 a tavolino, ma Cairo potrà impugnarlo con la certezza che almeno al terzo grado, davanti al Collegio di garanzia del Coni, sarà imposto di recuperare il match. Una situazione già vissuta, identica, quando il 22 dicembre il Collegio di garanzia ha cancellato la sconfitta a tavolino del Napoli. Il 4 ottobre la squadra di De Laurentiis non si era presentata a Torino per affrontare la Juventus dopo una nota della Asl che disponeva l’ isolamento fiduciario per tutti i calciatori, ma prima che fosse esplicitamente vietato lo spostamento. Una sentenza che, al di là del merito, ha da quel momento legittimato la possibilità per le Asl di superare il protocollo che Federcalcio, Lega e Cts avevano condiviso dopo il lockdown per non dover fermare la Serie A al primo positivo. Lotito se la prende ancora oggi con una riga inserita dalla Lega di Serie A (e voluta anche da Cairo) nel comunicato n. 51 del 2 ottobre, poche ore prima di essere travolta dal caso Juve-Napoli – in cui regolamentando la “gestione dei casi di positività e rinvio gare”, si ammetteva un’eccezione: gli eventuali provvedimenti delle autorità statali o locali”.

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