Barcellona-Napoli, una notte così non poteva essere vissuta ‘al chiuso’

Fonte foto: SSC Napoli

A quest’ora, il Napoli avrebbe dovuto già conoscere il proprio destino in Champions League. Il ritorno degli ottavi di finale, contro il Barcellona, si sarebbe dovuto giocare il 18 marzo, ma come è ormai noto a tutti, la partita non si è disputata per via dell’emergenza Coronavirus. La pandemia Covid-19 non si arresta, e non è ancora certa la ripresa del calcio, o meglio del mondo intero.

Per Barcellona-Napoli erano state annunciate le porte chiuse, quando la situazione non era ancora così critica. Quindi, la partita si sarebbe dovuta giocare regolarmente. Successivamente, la Uefa ha deciso di sospendere le competizioni europee per l’aggravamento del contagio dovuto per il Covid-19, e con esse addio alla notte magica. La situazione è difficile per tutti, ma meglio guardare il lato positivo…

Gli amanti del calcio non avrebbero mai voluto che una partita del genere si disputasse a porte chiuse. Una notte magica di Champions così importante non poteva essere giocata a porte chiuse. Ovviamente le circostanze hanno portato a ciò, circostanze anche gravi, ma una notte così non poteva essere vissuta ‘al chiuso’. La qualificazione, dopo l’1-1 dell’andata al San Paolo, è ancora aperta. Il Barcellona avrà tante assenze, e il Napoli ha l’obbligo di provarci. Inoltre, la stagione dei blaugrana non è delle migliori, e si potrebbe approfittare per arrivare per la prima volta nella storia azzurra ai quarti di finale di Champions League.

Ma cosa potrebbe significare per la squadra di Gennaro Gattuso le porte aperte?

Un fattore positivo, potrebbe essere: il calore del pubblico partenopeo. Perché, anche se in trasferta, i tifosi azzurri hanno sempre fatto la loro parte. Il loro amore viscerale per la squadra lo hanno sempre dimostrato ovunque gli azzurri siano andati. Una passione enorme che nessuno può fermare: in Spagna già ne hanno fatto conoscenza, precisamente a Madrid, ottavo di finale di Champions League nel 2017.

Di negativo, invece, potrebbe essere, ovviamente, il fattore casa blaugrana. In questa stagione difficile, il Barcellona lontano da casa ha sempre sofferto, ed è proprio tra le mura amiche che è riuscita ad ottenere i migliori risultati. 

Se si riflette, la magia di un Leo Messi o di un Dries Mertens, le gesta difensive dei rispettivi muri delle due squadre, il tiki taka dei blaugrana o la tattica e praticità di Gattuso, magari anche un altro gol qualificazione di Manolas, come potrebbero essere onorate senza pubblico?

Ed allora in una situazione così difficile, il rinvio potrebbe essere una nota positiva. E magari chissà, anche di buon auspicio per gli azzurri. #Buenasuerteazzurri

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