Gazzetta: “Hamsik insostituibile. L’uomo dei record a caccia del sogno”

«Notte di sogni, di coppe e di campioni». Più di una volta, Marek Hamsik, icona del Napoli, ha vissuto all’ Olimpico una notte come quella cantata dall’ icona romanista Antonello Venditti in uno dei suoi pezzi più celebri. Hamsik ha segnato cinque reti in carriera contro la Roma ma nella Capitale ha pure vinto in due circostanze la Coppa Italia. Di conseguenza, quella di domani per lui non sarà una partita come le altre anche perché il palcoscenico è speciale e poi lo slovacco non fa gol all’ Olimpico contro i giallorossi dal lontano 31 agosto 2008.

MORALE Un digiuno che Hamsik vuole interrompere dopo aver rotto l’ incantesimo del record di Maradona prima della sosta. La rete numero 116 con il Napoli, quella realizzata contro il Cagliari, resterà nella storia ma soprattutto è servita a Marek per liberarsi di un peso che stava cominciando a sembrare insostenibile. Invece come Hamsik ha sempre affermato, era solo questione di tempo. Del resto, le sue prestazioni stavano già migliorando e la fiducia di Sarri ha contribuito a tenere alto il morale del capitano. Morale che, però, è finito sotto i tacchetti dopo la mancata qualificazione della Slovacchia ai playoff per il Mondiale. Con la sua nazionale, Hamsik è finito secondo e questo piazzamento non è bastato per disputare gli spareggi. Con il Napoli di finire secondo invece non ne vuole proprio sapere. Ora che il viaggio in Russia con la Slovacchia è sfumato, l’ unico obiettivo realistico che Hamsik intende perseguire è lo scudetto. Una buona notizia per l’ ambiente, troppe volte «distratto» dalle soste per le nazionali.

SEMPRE TITOLARE A Sarri danno notoriamente fastidio, i meccanismi del suo Napoli andrebbero infatti oliati di continuo in allenamento cosa che invece è stata possibile, in vista di Roma, soltanto a partire da ieri. Hamsik è al centro del disegno tattico dell’ allenatore toscano sin da quando Sarri è sbarcato a Napoli: Marek è l’ uomo che deve farsi trovare libero tra le linee di centrocampo e difesa degli avversari per cucire il gioco. Non a caso, e nonostante un avvio di stagione deludente, Hamsik ha completato una miriade di passaggi (508 in totale, cioè 72,57 di media a partita). Anche per questo è sempre partito titolare, in campionato e in Champions, al contrario dei suoi due compagni di reparto Jorginho ed Allan, che però lo affiancheranno domani all’ Olimpico a dimostrazione che ormai sono da considerare avanti nelle gerarchie rispetto a Diawara e Zielinski.

COMPITI I due brasiliani sono rimasti a Castel Volturno a sgobbare e a… guardare la tv. Anche per loro sono stati giorni particolari per via delle nazionali. Jorginho ha capito da tempo che Ventura non intende puntare su di lui e viste le ottime prestazioni fornite di recente potrebbe optare per la Selecao, che a centrocampo ha abbondanza di elementi di qualità. È solo per questo motivo che il c.t. Tite non ha ancora mai convocato lui e Allan. Pure l’ ex Udinese, infatti, sta fornendo un rendimento elevato. Uno copre (Allan), l’ altro detta i tempi della manovra (Jorginho) ed il terzo si inserisce in zona gol (Hamsik): nel centrocampo del Napoli i compiti sono chiari e svolti con la massima abnegazione. Domani, però, ce ne sarà uno aggiuntivo: fermare Nainggolan. Pure il belga ha un rapporto controverso con la sua nazionale e come Jorginho ed Allan è stato lasciato a casa. Tutti e tre, però, sperano ancora di andare al Mondiale, Hamsik invece ha in testa solo il Napoli.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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