Callejon, dal volersene andare fino a diventare capocannoniere del Napoli

Il riposo può attendere. Se fossero tutti come lui, Rafa Benitez non dovrebbe mai porsi il problema del turnover. José Maria Callejon non ha i capelli lunghi di Christopher Lambert, però ha la faccia da uomo vissuto e il volto che non mostra tracce dei segni della fatica. Callejon è l’Highlander di Rafone, l’attaccante del Napoli che va in controtendenza rispetto al trend della stagione azzurra: lui è sempre in campo, che si tratti di campionato o Coppa, Europa League o un’amichevole. Giocare è il suo unico modo per ricaricare le batterie. In dodici mesi e mezzo di Napoli ,Calleti (il copyright è di Sergio Ramos) ha già toccato quota 62 partite in quattro competizioni diverse. Ha saltato una sola gara, e non per scelta tecnica: somma di ammonizioni. Era il giorno della trasferta a Sassuolo (il 16 febbraio). “Mi ha promesso lo scudetto“, ha raccontato la settimana scorsa Paolo Cannavaro parlando di lui.

Eppure voleva andar via. Già, questa estate l’aveva detto più o meno chiaro e tondo: “Me voy“. Benitez ha fatto qualsiasi cosa per riuscirlo a trattenere, mettendosi di traverso persino nei confronti del manager dell’attaccante spagnolo, Quilon. Che, guarda caso, è pure il suo procuratore. Eppure, ha sperato fino alla fine di andare via, Callejon. E lo ha fatto intendere proprio Rafa dopo la gara con il Torino che il bomber ce ne ha messo di tempo per riuscire a trangugiare il rospo: “Finito il mercato, ha capito che doveva avere il giusto atteggiamento e ora sta facendo tutto per il meglio“.Anche il presidente De Laurentiis non ha avuto alcun tipo di esitazione: ha alzato le barricate e ha detto di no a ogni tipo di offerta. “Caro Callejon, mi dispiace, ma non ti vendo“, gli disse il patron a Dimaro. Evidentemente, per tutto agosto, Calle-gol non si è mai arreso all’idea di poter tornare a Madrid, sponda Atletico.

E così Callejon ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco. E i gol, i 4 gol realizzati fino ad adesso in campionato (meglio dello scorso anno, quando di gol ne fece 4  dopo 7 giornate) lo hanno aiutato a mettere da parte la delusione perla mancata cessione. D’altronde la stagione che è iniziata dovrà essere quella della consacrazione, forse perché quella precedente si è chiusa con una delusione atroce: fuori dal mondiale.

Per capire la filosofia di Callejon basta raccontare un aneddoto di qualche giorno fa, prima della trasferta per Bratislava. A Castelvolturno si parlava di possibile turnover. “Ma io mi riposo giocando“, il commento dello spagnolo. La parola stanchezza, infatti, non esiste nel suo vocabolario: più gioca più si sente in forma. Finora ha messo insieme 729 minuti in 45 giorni (che si sommano ai 4048 minuti dello scorso anno). La forza di Callejon è la sua famiglia. La moglie Marta ieri lo ha omaggiato su Facebook: “Perché sei il migliore…e so quanto vali!“, ha scritto postando l’istantanea del gol vittoria al Torino. La compagna di José Maria ama i social: due giorni fa, dopo l’ennesima esclusione di Del Bosque ha scritto delusissima “anche tu meriti una opportunità, non devi arrenderti“. E la risposta è arrivata in campionato. La compagna in estate negò con decisione il suo coinvolgimento sulle voci di addio al Napoli: “Non ho mai parlato con De Laurentiis: io so stare al mio posto“, la sintesi. Per fortuna anche il marito, quando si tratta di fare gol.

Fonte: Il Mattino

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