EDITORIALE – Il Napoli è sospeso tra silenzi ed addii

A poche ore dall’ufficialità del passaggio di Higuain alla Juventus in casa Napoli sono ore febbrili. Aperta la caccia al sostituto del Pipita. Nei tifosi napoletani abitano un crogiolo di emozioni e sentimenti tra incredulità, rabbia, delusione ed indifferenza. La società partenopea non dice molto ed appare sorpresa dalla questione Higuain. Le dichiarazioni in conferenza stampa di qualche giorno fa di De Laurentiis risultano un tantino sopravanzate dalla  realtà di questi giorni. Ne occorrerebbero altre in questo momento più fresche a chiarire e distendere malumori possibili. Sarri tace dall’inizio del ritiro di Dimaro , idem Giuntoli. La forma spesso non è il fiore all’occhiello del Napoli  ma la sostanza può arrivare in soccorso. Il lavoro sul campo, che tanto ha dato al tecnico toscano ed ai suoi ragazzi nella stagione precedente continua con la solita maniacale professionalità. In un mondo come quello del calcio che si racconta quotidianamene sui social network ed in numerosi altri palcoscenici mediatici, una comunicazione mirata e costante della società con gli organi di stampa è fondamentale: favorisce un clima più disteso ed i tifosi possono spesso riscontrare le proprie perplessità con le dichiarazioni e con i fatti più che con le dicerie. Evidente che  il Napoli in questo latiti più per scelta consapevole del suo patron (non di certo uno sprovveduto, ndr) piu’ che per sottovalutazione strategica del problema. Prima di recitare però il De Profundis al Napoli bisogna andare oltre e soffermarsi su altri aspetti. Cruciale sarà investire gli oltre 90 milioni incassati dalla cessione di Higuain in maniera corretta ed oculata. Icardi, Milik e Bacca sembrano al momento i nomi più ricercati per rimpiazzare l’argentino partente. Eppure al di là degli acquisti che il Napoli farà bisognerà puntare tutto sulla compattezza  e sull’organizzazione. Nelle difficoltà spesso le squadre trovano risorse che neanche immaginano di avere. Pensare al Portogallo vittorioso agli ultimi Europei francesi. In finale, avendo dovuto rinunciare a Ronaldo,  suo migliore giocatore infortunatosi dopo pochi minuti, ha saputo portare lo stesso la vittoria a casa attraverso l’organizzazione, l’umiltà e la capacità di soffrire. Questi sono tre elementi che il Napoli ha mostrato di avere a prescindere da Higuain. Vuoi vedere che, non tutti i mali, alla fine vengan per nuocere e che il finale scontato del sesto consecutivo trionfo Juventino non si concretizzi? Mettiamoci a guardare cosa succede, il lavoro a volte paga pù delle parole.

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