Un brutto Napoli, senza idee e con poca voglia, perde 0-1 uno scontro diretto che potrebbe essere fatale in ottica Scudetto contro un Milan che ha superato gli azzurri dal punto di vista di rabbia ed intensità e che, grazie ad una zampata di Giroud, torna in vetta alla classifica. Andiamo a ripercorrere il match degli azzurri in cinque punti:
- Osimhen isolato. L’attaccante nigeriano è sempre solo tra due o tre difensori avversari e non riesce quasi mai a rendersi pericoloso. Nonostante ciò, ci mette impegno e tanta voglia ed è l’unico a calciare più di una volta verso la porta di Maignan. Come spesso accade, è l’unica luce del Napoli.
- Zielinski fantasma. Ormai è da tempo che il polacco non c’è più. Tocca pochissimi palloni, molto impreciso e non fa mai quella giocata che ci si aspetta da uno come lui. In questo momento meriterebbe un po’ di panchina.
- Insigne spento. Il capitano azzurro, dopo la splendida prestazione di Roma contro la Lazio, torna a giocare come aveva fatto negli ultimi mesi. Quasi invisibile per tutto il match, non riesce mai a saltare l’uomo o a mandare in porta i compagni.
- Ruiz spompato. Lo spagnolo è ancora alle prese con una forma leggera di pubalgia e questo lo sta limitando nelle prestazioni. Se contro la Lazio la sua brutta partita era stata cancellata da un super gol, questa volta non riesce mai a dettare legge in mezzo al campo e Bennacer lo ha sovrastato.
- Orsato senza personalità. Dopo le proteste, anche esagerate, da parte di Pioli e del Milan per quel presunto calcio di rigore su Bennacer (inesistente) non riesce a prendere in mano la gara e non concede un calcio di rigore netto agli azzurri per fallo su Osimhen.