Un Napoli rimaneggiato e forse il peggiore della stagione riesce a strappare in extremis un punto importante ad un Cagliari che avrebbe meritato di più, ma che ha sprecato troppo. Victor Osimhen si dimostra ancora una volta fondamentale e salva gli azzurri. Ricordiamo il match in cinque punti:
- Osimhen salvifico. Come detto, il nigeriano, non al top fisicamente, viene tenuto inizialmente in panchina da Luciano Spalletti, ma il Napoli, troppo in difficoltà, dimostra di avere bisogno di lui e l’attaccante non si fa pregare. Si comporta da leader in campo e spinge in rete l’unico pallone buono che gli è arrivato, regalando il pareggio definitivo al Napoli.
- Malcuit inadatto. Il francese ogni volta che viene chiamato in causa dimostra di non essere all’altezza del Napoli. Con l’Atalanta riuscì a sfornare una buona prestazione, ma è stato l’unico sussulto di un calciatore che ha sempre deluso. Costretto ad entrare al posto di Di Lorenzo, ha sbagliato tutto ciò che ha potuto.
- Fabian Ruiz di un altro livello. Lo spagnolo, anche lui non al top fisicamente e tenuto precauzionalmente in panchina da Spalletti, si viene visto costretto ad entrare per cercare di recuperare la partita e quando entra si nota una grande differenza di qualità. Il pallone inizia a girare più veloce e si dimostra sempre più imprescindibile per questo Napoli.
- Mertens fantasma. Il belga è, forse, la più grande delusione della partita. Impalpabile per tutto il match, non riesce mai a rendersi pericoloso o a saltare il diretto avversario. Tocca pochissimi palloni e dimostra che forse è in un momento della carriera dove non gli si può chiedere altro che la punta centrale.
- Ospina croce e delizia. Il portiere colombiano, fino ad ora uno dei più costanti positivamente negli azzurri, regala la rete del vantaggio a Gaston Pereiro con una papera incredibile. Dall’alto della sua esperienza, però, non si abbatte e compie tre interventi salva risultato prima del pareggio di Osimhen.