Il presidente della FIGC Gabriele Gravina, intervistato alla Rai durante la trasmissione “Che tempo che fa”, ha rilasciato alcune dichiarazioni circa la possibile ripresa del campionato italiano. Riportiamo di seguito le sue parole:
“Se il Governo imporrà lo stop del campionato dovrà essere una responsabilità loro. Il calcio italiano non è una monade che vive separatamente dalle altre categorie del paese o a istituzioni internazionali. Chiedo che il calcio venga considerato come movimento d’impatto socio-economico per il paese alla pari di ogni altro settore. La federazione, grazie anche ai professori Ricciardi, Vaia e alla commissione tecnico-scientifica, ha un protocollo che garantisce la negatività di un gruppo chiuso. Non vedo troppe preoccupazioni anche se nell’ambito amatoriale è difficile governare. Il calcio muove 5 miliardi, se non riparte ha un forte impatto negativo. Abbiamo inviato un protocollo ai ministri Spadafora e Speranza e speriamo ce lo validino. Non posso considerare di chiudere questa stagione così. Uno stop adesso sarebbe un atto di gravità inaudita e io non posso fare il becchino del calcio italiano. Chi vince lo Scudetto? Chi faerà più punti perché lo finiremo“
