Malagò: “Bisogna fare prevenzione! Sarà difficile riorganizzare il calendario”

In seguito alle partite rinviate per il Coronavirus in Lombardia, Veneto e Piemonte ha parlato il presidente del CONI Malagò, che ai microfoni di Sky Sport ha dichiarato:

“In questo momento il mondo dello sport non deve andare per mondo proprio, ma deve essere allineato con l’autorità vigilante, in primis il governo. Nella nottata di ieri sera, abbastanza convulsa, ci siamo adeguati e fino a tarda sera abbiamo cercato di capire la situazione. Per il momento rinviare gli eventi sportivi è la cosa più giusta, c’è chi lo condivide e chi no”.

Alla domanda relativa all’ ipotesi di giocare a porte chiuse ha risposto:

“C’erano varie ipotesi sul tavolo, sarebbe stato sbagliato fare altre determinate mosse. Noi parliamo del calcio, ma ci sono anche altre manifestazioni coinvolte. Fino a tarda sera io ho sentito dirigenti di varie società coinvolti nelle partite di oggi. Torino-Parma non sembrava rientrare nell’argomento. La questione porte chiuse è stata presa in considerazione, ma ci sono problematica: la prima è la questione biglietti venduti e farsi carico di rimborsare, poi c’è un problema serio di ordine pubblico nel momento in cui determinate persone si spostano verso lo stadio. Le forze dell’ordine sono impegnate anche in altre cose ed è chiaro che non dipende solo da noi”.

La cosa che ora però interessa tutti sono i tempi di risoluzione e i recuperi delle partite, e ha risposto:

Ci sono degli interessi primari, tra cui la salute, che non coinvolge solo la persona che va allo stadio. In molti si espongono in valutazioni su questa materia, ma non ci compete. La salute è l’interesse primario, ci si augura di migliorare la situazione il prima possibile. Non possiamo fare previsioni certe, l’obiettivo è quello di ristabilire tutto in tempi brevi, ma non brevissimi. Per quanto riguarda i recuperi delle partite la situazione è problematica, ad oggi nono è facile incastrare i vari calendari, l’Inter rischia di trovare il primo mercoledì libero alla fine di maggio. Si naviga a vista, non si sa l’Inter come e quando prosegua nelle sue competizioni europee, quindi bisognerà aspettare. Poi c’è l’Europeo, i calciatori devono fare la preparazione, insomma dobbiamo aggiornarci di nuovo”.

Insomma le parole del presidente del CONI sono chiare, bisogna essere cauti e fare prevenzione perchè a rischio c’è la salute di tutti.

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