All’ improvviso la pista inglese riprende forza. Al Chelsea s’ avvicina l’ ora delle grandi decisioni e la plenipotenziaria Marina Granovskaia ha messo in agenda un nuovo appuntamento con gli intermediari incaricati da Maurizio Sarri: evidentemente ha avuto successo il lungo faccia a faccia di ieri. Quindi la donna di fiducia di Roman Abramovich sta per chiudere la partita con Antonio Conte. O meglio, siamo alla resa dei conti al termine di una stagione tribolatissima. E Sarri, con alle spalle De Laurentiis che lo tiene stretto, è lo spettatore più che interessato dello spettacolo londinese.
TENSIONE Il magnate russo sta patendo evidentemente la crisi diplomatica tra il governo May e Vladimir Putin. Lo stop al rinnovo del suo visto è il segnale di un brusco calo della temperatura, non solo dal punto di vista politico. Questa complicazione burocratica potrebbe avere anche delle ricadute sul club di Stamford Bridge: addirittura c’ è chi teme una frenata nelle spese, con una sorta di autogestione. Ma questo è ancora tutto da vedere. Ora semmai bisognerà capire se l’ oligarca russo darà il via libera all’ uscita di Conte, che ha chiaramente escluso l’ ipotesi delle dimissioni. Una clausola, infatti, prevede una buonuscita di 20 milioni di euro al lordo. Un macigno dal punto di vista finanziario e ciò comporta delle valutazioni importanti, anche se i rapporti con i vertici societari sono ormai ai minini termini, a dispetto del trionfo nella FA Cup contro il Manchester United. Così Sarri è fatalmente in stand-by, nonostante il suo nome ricorra sempre a Londra, come a San Pietroburgo dove lo Zenit sta completando il casting per il dopo-Mancini. Al contrario di Conte, il tecnico toscano si trova nell’ incresciosa condizione di dover dare conto al proprio presidente che ha deciso di continuare a tenerlo a libro paga sino a fine contratto, nel 2020. A meno che il Chelsea non decida di pagare 8 milioni di euro per usufruire della clausola che scade a fine maggio, cioè tra 6 giorni. Ma c’ è il tempo per chiudere la pratica a così stretto giro? Ad ingarbugliare ancor più la matassa c’ è, poi, quel rinnovo firmato ad inizio anno da due dei suoi più stretti collaboratori: Francesco Calzona e Mauro Bonomi. A loro De Laurentiis non ha concesso l’ opzione della clausola, tenendoli ancor più legati al Napoli. Ecco perché si fa strada un’ altra via, con una possibile trattativa ad ampio spettro.
KOULIBALY Non è un mistero che al Chelsea piaccia Koulibaly, quotato sui 70 milioni. Nulla di più facile, allora, che nasca un mega-affare. In tal caso per dare il via libera all’ allenatore e al difensore senegalese, il presidente del Napoli chiederebbe in cambio una settantina di milioni più quel David Luiz che evidentemente Ancelotti conosce molto bene. Per ora è solo una traccia, ma non va assolutamente presa sotto gamba. Forse è la strada migliore per ridare a Sarri un futuro.
Fonte: Gazzetta dello Sport
