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IL MEGLIO DELLA SETTIMANA – Ascoltate il San Paolo, “Siamo tutti Koulibaly”: quando Napoli diventa un esempio per tutti!

In una settimana che ha visto il Napoli protagonista, ancora una volta, con due vittorie e l’importantissima conferma del primato in classifica alla vigilia del match scudetto contro la Juventus, ci teniamo a soffermarci su un momento fantastico e un messaggio stupendo che hanno lanciato i tifosi azzurri, il popolo azzurro. I napoletani domenica hanno, infatti, risposto nel modo migliore possibile ai pessimi “buu” che l’Olimpico ha indirizzato a Koulibaly durante Lazio-Napoli.

Il momento migliore della settimana si è manifestato sugli spalti del San Paolo, a pochi minuti prima del fischio di inizio del match con il Carpi, quando il pubblico partenopeo ha lanciato a tutta Italia e a tutto il mondo del calcio, e non, un messaggio chiaro e semplice: siamo tutti uguali, siamo tutti Koulibaly. Lo stadio di Fuorigrotta, quando gli azzurri sono entrati in campo, si è riempito di cartoncini che raffiguravano il volto del difensore azzurro in segno di solidarietà verso il ragazzo e in risposta a chi, nel 2016, discrimina ancora per il colore della pelle, per la città o lo stato di appartenenza.

Maschere-Koulibaly

In un momento storico in cui purtroppo in Italia, per vicende che nulla hanno a che vedere con il mondo dello sport, sembra si stia diffondendo in maniera più marcata rispetto al passato un sentimento di disprezzo verso chi viene da lontano, Napoli dà un’importante lezione a tutti e lo fa ancora una volta nel modo migliore possibile e con il mezzo migliore possibile. Sport, amore e fantasia: al San Paolo una campagna di marketing spontanea potremmo dire. Quella fantasia dei cartoncini con il volto sorridente di Kalidou, semplici e diretti; il messaggio forte e soprattutto positivo e infine il “mezzo” scelto per lanciarlo: lo sport, il calcio. Cosa ha più visibilità di uno stadio, in Italia, la domenica pomeriggio.

La città partenopea e il suo popolo ancora una volta portatori di pensieri positivi, di belle iniziative e di momenti da raccontare. Napoli ancora una volta portatrice d’amore. Tra le brutte cose, a volte vere e a volte forzate, il capoluogo campano si differenzia e lo fa con ciò che gli riesce meglio: la solidarietà. Una solidarietà spontanea e genuina, quasi da bambini, un amore verso il prossimo da cui alcuni (spesso molti), troppe volte prendono le distanze. Dopo questa domenica, anche se non sarà facile, ci auguriamo che tutti prendano esempio da questo gesto e dalla stragrande maggioranza del pubblico del San Paolo, dei napoletani. Dopotutto a un bambino è di certo più facile spiegare il perché delle maschere di Koulibaly che il perché dei “buu”. Ai grandi forse un po’ meno…

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