VIDEO – Accadde oggi… 07/10/1984 – La prima rete su azione di Diego Armando Maradona

30 anni oggi. Il ricordo resiste all’incedere del tempo, non passa, torna prepotente e porta dentro una folata di nostalgia. Il ricordo si materializza in una sequenza di immagini sgranate, messe in fila, una dietro l’altra, a comporre il film della memoria, che non hai bisogno di rivederlo per ricordare come andò.

Correva il minuto 27 di una partita qualunque tra Napoli e Como, squadre non propriamente di alta classifica. Il campionato degli azzurri, atteso dai tifosi con un misto di speranze e curiosità, era cominciato come peggio non poteva: batoste esterne contro Verona e Torino intervallate dallo scialbo pareggio casalingo con la Sampdoria. Un inizio di stagione che sembrava insomma la naturale prosecuzione delle ultime due, con la squadra salvata in extremis dall’intervento di autentici marpioni della panchina (Pesaola/Rambone nel primo caso, Rino Marchesi nel secondo) e qualche provvidenziale calcio di rigore… Nel Napoli, insomma, era cambiato tutto per non cambiare nulla: neanche il miglior calciatore del mondo, giunto sotto il Vesuvio al termine di una trattativa estenuante, interminabile, densa di sorprese e colpi di scena, sembrava in grado di sovvertire una situazione cristallizzata nella negatività.

Minuto 27, si diceva. Il Napoli era passato in vantaggio al quarto d’ora grazie alla rete di Daniel Bertoni, argentino come Diego, ala estrosa ma concreta sotto rete, già campione del mondo nel 1978 con la nazionale del suo paese. Fu proprio Bertoni, in prossimità dell’area di rigore avversaria, a smistare il pallone alla sua sinistra, esibendosi in uno di quegli assist che gli urlatori di oggi definirebbero “passaggio no look”. Diego si proiettò sulla sfera come una saetta, la controllò con il magico mancino, fece due passi dentro l’area e scagliò infine un diagonale mortifero, violento e preciso, a fulminare il portiere lariano. Il San Paolo esplose in un boato che sapeva di liberazione, convinto che quella rete splendida e significativa portasse con sè molto più di una “semplice” vittoria contro il Como.

Non fu proprio così. Il Napoli continuò per qualche mese ad arrancare nei bassifondi della classifica, con una squadra costruita male, un allenatore senza polso e compagni che troppo spesso (per essere un caso) non passavano il pallone a Maradona.

Le gelosie furono curate nel provvidenziale ritiro natalizio di Vietri sul Mare, all’origine dello splendido girone di ritorno (una sola sconfitta in quindici partite), che esorcizzò le paure e condusse la squadra a chiudere il campionato in una onorevole ottava posizione.

Ecco il video tratto da YouTube:

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